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ANSAcom - In collaborazione con Gruppo Renault
Fine anni '50, inizio anni '60:
un'epoca di forte cambiamenti a causa di una società sempre più
mutevole, pronta a spostarsi dalle campagne verso la città, poi
ancora la nascita del ceto medio ed un nuovo ruolo attribuito
alla donna. Una vera e propria rivoluzione culturale accompagna
la progettazione e la nascita di quella che sarebbe diventata
una vera e propria icona del mondo dell'auto, con il suo
carattere unico e distintivo che l'ha resa unica nell'intero
panorama delle quattro ruote. Nel 1956, la Régie Renault è in
pieno fermento. Pierre Dreyfus, a quei tempi suo direttore, ha
appena pronunciato una frase che sarebbe diventata famosa:
'Faites-moi donc un volume!' Non stava parlando dell'Estafette,
che era già in cantiere e sarebbe stato commercializzato tre
anni dopo, ma di un'altra auto, completamente diversa, la futura
Renault 4 o 4L come continuano a chiamarla tuttora gli
appassionati. Bisogna dire che, in quel periodo, il mondo delle
auto continuava ad essere particolarmente conservatore con una
filosofia quasi univoca: profilo a tre volumi e motore al
posteriore.
Per Pierre Dreyfus era giunta l'ora di rompere con il passato.
Bisognava stare al passo con l'evoluzione della società. L'auto
del futuro sarebbe stata versatile, sarebbe stata sinonimo di
libertà. L'auto per la città e per la campagna, per i giorni
infrasettimanali ed il weekend, per il lavoro e le vacanze ed
infine per gli uomini e le donne.
Renault 4 è rimasta nella memoria collettiva come un'auto
versatile, al tempo stesso pratica e semplice. Oltre ad esser
stata l'auto per tutti, uomini e donne, cittadini e agricoltori,
addetti alle Poste e Gendarmerie, si è anche distinta per aver
partecipato a corse automobilistiche come i rally-raid. Pierre
Dreyfus parlava di Renault 4 confrontandola con i blue-jeans.
Era infatti altrettanto robusta, utile e cool e, proprio come i
blue-jeans, anche lei ha attraversato i generi, le epoche e
persino le classi sociali.
La storia di Renault 4 è una vera success story, in Francia e in
tutto il mondo. A tal punto che, nel corso della sua carriera,
ha fatto numeri mai visti prima. In totale, nel giro di
trent'anni, sono state vendute 8.135.424 unità nei cinque
continenti e in oltre cento Paesi; è, pertanto, il modello
Renault più venduto nel mondo. Prodotto in Europa (Belgio,
Spagna, ecc.), America Latina (Argentina, Colombia, Perù, ecc.),
Africa (Algeria, Marocco, Sudafrica, ecc.) e persino in Oceania,
è il quarto veicolo più venduto di tutti i tempi. Non c'è da
stupirsi, quindi, se è diventato un'icona culturale
internazionale. Un successo che non fa paura a Renault 4 E-Tech
Electric.
Con Renault 4 E-Tech Electric, Renault riconferma ancora una
volta la sua volontà di accelerare la transizione energetica su
scala europea, democratizzando i veicoli elettrici grazie alla
sua versatilità. Il ritorno di un modello evocativo che però non
suscita nostalgia per il passato ma che fa rivivere un mito in
chiave moderna: con il suo design retro-futuristico ed il look
da avventuriera trendy, Renault 4 E-Tech Electric dà prova di
grande modernità, aggiornando alcuni elementi imprescindibili
della prima Renault 4.Il veicolo sarà assemblato presso lo
stabilimento di Maubeuge, il motore a Cléon e la batteria a
Douai, a partire da marzo 2025. Il 75% dei fornitori, invece, ha
sede entro un raggio di 300 km dal Centro ElectriCity. Questo
sistema a ciclo breve è un vero impegno per il Gruppo Renault
che, oltre a promuovere una produzione locale e competitiva,
contribuisce a garantire i posti di lavoro e ridurre l'impronta
ambientale.
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