Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.
Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.
In evidenza
In evidenza
ANSAcom
ANSAcom - In collaborazione con Egualia
Aumentare la percentuale del fondo
sanitario destinato alla spesa farmaceutica e intervenire, nel
medio periodo, sul payback farmaceutico. Queste le intenzioni
del sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato, illustrate
durante la presentazione dell'Osservatorio Nomisma sul Sistema
dei farmaci equivalenti in Italia, tenutasi oggi a Roma, presso
l'Ara Pacis.
"La spesa farmaceutica - ha spigato Gemmato - cuba il 15%
del Fondo sanitario nazionale e auspicherei che questa
percentuale fosse alzata perché abbiamo un'innovazione
farmaceutica che offre straordinarie possibilità di cura e
dobbiamo avere la possibilità di offrile a tutti coloro che ne
hanno bisogno. Non è un caso che tutte le Regioni sforano il
tetto di spesa legato alla farmaceutica: questo significa che
evidentemente quel tetto è basso".
Altro tema da affrontare, per il sottosegretario, è quello
del payback, ovvero il meccanismo di ripiano in base al quale,
in caso di superamento del tetto della spesa farmaceutica
territoriale ed ospedaliera a livello nazionale, le aziende
farmaceutiche debbano ripianare il 50% dell'eccedenza. "Bisogna
mitigare una distorsione, tutta italiana, come il payback. Una
misura che risale a governi precedenti, che non abbiamo
introdotto noi, ma a cui una risposta va data". "Sono convinto -
ha quindi aggiunto - che questo governo, con la stabilità che
sta dando al paese potrà da una soluzione nel medio periodo al
Payback farmaceutico andando incontro alle richieste delle
imprese".
Quanto al mondo dei medicinali cosiddetti 'generici' o fuori
brevetto, ha precisato il sottosegretario, "indubbiamente il
mondo degli equivalenti ha contribuito a migliorare le
performance del servizio sanitario pubblico perché, facendo
spendere meno in farmaceutica, ha consentito di spendere meglio
in altro".
ANSAcom - In collaborazione con Egualia
Ultima ora