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Dall'età alle esenzioni, i nodi dello screening per il diabete
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In collaborazione con Sanofi
Un libro bianco indica 16 priorità per dare il via al programma
Dall 'età alle esenzioni, i nodi dello screening per il diabete - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con Sanofi
Tra pochi mesi è previsto l'avvio su tutto il territorio nazionale di un programma di screening rivolto ai bambini per la diagnosi precoce del diabete di tipo 1 e la celiachia. Un progetto istituito con la legge 130/2023 approvata un anno fa che potrebbe risparmiare ai piccoli gli effetti negativi di una diagnosi tardiva. Per varare il programma, tuttavia, restano ancora diversi nodi da sciogliere.
Lo ha sottolineato il White paper "Screening pediatrico per il diabete di tipo 1 e la celiachia", presentato questa mattina alla Sala Giacomo Matteotti della Camera dei Deputati.
Il documento, che rientra nel progetto Diabetes Type 1 Vision of Screening (D1VE), realizzato da Sanofi in collaborazione con Utopia, è frutto della collaborazione tra esperti di sanità, endocrinologia pediatrica, diabetologia e rappresentanti delle associazioni di pazienti. Contiene 16 raccomandazioni finalizzate a sviluppare un modello organizzativo efficace per la gestione dello screening.
Nonostante gli ottimi risultati della fase pilota, sottolinea il documento, occorre, per esempio, individuare con maggiore precisione le fascia d'età da coinvolgere nello screening.
Diversi gli aspetti organizzativi da definire: la governance dei laboratori, la disciplina del follow-up, soprattutto la certezza che le articolazioni locali del servizio sanitario siano in grado di assicurare una totale presa in carico del bambino, in caso di positività del test.
Critici anche gli aspetti relativi ai diritti dei bambini che risultassero positivi. A tal proposito, il documento auspica la previsione di un codice di esenzione per il diabete di tipo 1 pre-sintomatico, ma anche l'inserimento dello screening nei Livelli Essenziali di Assistenza.
ANSAcom - In collaborazione con Sanofi
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