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ANSAcom - In collaborazione con Fondazione Tech Care
Una mano robotica azionata con i muscoli dell'arto e con un sistema di controllo estremamente intuitivo. E' la SoftHand Pro messa a punto dall'Università di Pisa e dall'Istituto italiano di tecnologia e presentata al Festival della Robotica, al via dal 24 maggio con una cerimonia alla Stazione Leopolda di Pisa dove è in programma fino al 26 maggio.
"Si tratta di una mano protesica innovativa - spiega Manuel Catalano, ricercatore dell'Università di Pisa e dell'Iit - che ha un sistema di articolazioni complesso e robusto come quello delle mani umane e un sistema di controllo estremamente intuitivo con un singolo motore che muove tutti i giunti dell'articolazione della mano e che interagisce in maniera sicura con le persone e il corpo". La protesi, ha aggiunto Maria Fossati, designer dell'Iit, è "mioelettrica e si aziona contraendo con il muscolo interno ed esterno del braccio come se fossero due pulsanti, aprendola e chiudendola grazie alla tecnologia contenuta all'interno che le permette di muoversi con assolta naturalezza". "Dal punto di vista della ricerca - ha concluso Lucia Pallottino, direttrice del Centro ricerca 'Enrico Piaggio' dell'Ateneo pisano - le protesi nascono dallo studio dell'essere umano per poi diventare arti robotici e protesi il più possibile simili a quelli umani. Importante inoltre è lo studio e la valutazione dell'impatto delle protesi sulla persona che le utilizza dal punto di vista psicofisico per essere comode ed emotivamente accettate. Per questo sono fondamentali ricerche altamente interdisciplinari".
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