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ANSAcom - In collaborazione con Amazon
Una forte spinta allo sviluppo di una rete di infrastrutture di ricarica sempre più capillare, efficiente e accessibile, che accompagni l’Italia nel percorso di decarbonizzazione dei trasporti tracciato dall’Europa. È questo l’obiettivo di cui si è discusso oggi a Milano durante l’evento dedicato al tema del trasporto merci su gomma, organizzato da Rse nell’ambito del festival e_mob. Come evidenziato nei vari interventi durante la tavola rotonda in cui si è fatto il punto sulle esigenze degli operatori e sullo stato dell’arte nel Paese, una delle domande aperte del mercato è dove posizionare strategicamente le infrastrutture di ricarica in modo da intercettare i grandi flussi di logistica, così come è di primaria importanza stimolare gli investimenti per il raggiungimento dell’obiettivo del 15% di elettrificazione della rete autostradale al 2025 in tutta Europa. Sul palco anche Fabrizio Ciaralli, senior manager transportation per Amazon, che proprio per rispondere a questo quesito ha presentato Chalet, uno strumento open source pensato per aiutare il settore pubblico e privato a identificare i punti più strategici dove posizionare infrastrutture di ricarica elettrica lungo le maggiori arterie di trasporto europee, pensato proprio per la gestione dei camion elettrici. “Siamo ben coscienti di quello che è il nostro impatto globale, abbiamo molto a cuore queste tematiche. Amazon ha pianificato nel 2022 un investimento di oltre un miliardo in Europa per elettrificare la rete dei trasporti dei suoi partner di consegna, con la prospettiva di dotarsi di oltre 1500 camion elettrici da qui ai prossimi anni" ha invece sottolineato Lorenzo Barbo, amministratore delegato di Amazon Italia Logistica. "Per il trasporto a lunga percorrenza il tema è complesso, perché non è un tema che possiamo fare da soli, ma affinché un piano come questo possa realizzarsi serve promuovere una partnership tra pubblico e privato e garantire un’adeguata e capillare infrastruttura di ricarica pubblica, omogenea tra i diversi Paesi così da garantire efficienza operativa nei flussi di trasporto internazionali”. “I camion, pur rappresentando meno del 4% del parco veicolare, sono responsabili di oltre il 25% delle emissioni di anidride carbonica derivanti dal settore dei trasporti su strada. In termini di quantità di CO2, un autocarro produce emissioni 20 volte superiori a quelle di un’automobile. Emerge quindi con chiarezza la necessità di decarbonizzare questo settore, in Italia e in Europa” ha dichiarato nel suo intervento Giuseppe Mauri, capogruppo di Ricerca del Dipartimento Tecnologie di Trasmissione e Distribuzione Rse.
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