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Axa Climate, entro il 2050 possibili piene di 4 metri per il Po
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In collaborazione con AXA
Focus anche su erosione costiera e temperature
Axa Climate, entro il 2050 possibili piene di 4 metri per il Po - RIPRODUZIONE RISERVATA
ANSAcom - In collaborazione con AXA
Il cambiamento climatico si fa sentire, in particolare in Emilia-Romagna, teatro delle alluvioni della scorsa settimana e nel maggio 2023. E proprio sui cambiamenti climatici AXA Italia ha presentato a Cervia un focus scientifico sul grado di rischiosità futuro della regione Emilia-Romagna, nell'ambito della seconda tappa del ciclo di incontri dedicati al territorio, organizzati dal gruppo dal titolo 'Cambiamenti Climatici. Prevenire e mitigare il rischio - AXA incontra il territorio'.
Lo studio è stato elaborato grazie al coinvolgimento di AXA Climate, società del gruppo che vede impegnati un team di 20 esperti in scienza e climatologia e data scientist. Al centro della ricerca, tre ambiti di rischio prioritari: inondazioni, erosione costiera e temperature estreme. Sulle inondazioni, particolarmente impattata risulta la parte settentrionale della regione, con livelli di alluvione previsti nel 2050 che potrebbero raggiungere i 4 metri, specie intorno al Po.Il massimo livello di allerta riguarda il territorio della Riserva Naturale Bosco della Mesola e Torre Abate in Provincia di Ferrara, con un amento previsto fino a 1,58 metri al 2050 e altezze delle inondazioni che passerebbero da 25 centimetri a 1,83 metri. A Ravenna, il rischio di inondazioni arriverebbe fino a 1,30-2 metri nel 2050 in funzione della zona.
È ancora Ravenna al centro delle principali preoccupazioni legate all'erosione costiera, con una riduzione della linea costiera di alcune spiagge di circa 50 metri entro il 2050, mentre in altre zone è previsto un arretramento fino a 33,18 metri rispetto a quella attuale.
Per quanto riguarda le temperature estreme, in alcune aree si prospettano fino a 20 giorni l'anno in cui le temperature percepite all'ombra saranno maggiori dei 40°C entro il 2050, un fenomeno senza precedenti. Una grande sfida, ad esempio, per Rimini e le altre città costiere della Romagna, con episodi di calore che saranno quadruplicati rispetto ad oggi (da 15 a 61 giorni all'anno con temperature secche superiori ai 30 gradi).
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