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ANSAcom - In collaborazione con Intesa Sanpaolo
Dedizione, passione, innovazione, lavoro. Sono alcune delle parole d'ordine che rendono vincente un'impresa sociale secondo 3 delle 10 realtà del terzo settore che sono state scelte per la 14esima tappa di 'Imprese Vincenti', il programma di Intesa Sanpaolo per la valorizzazione delle eccellenze dell'imprenditorialità italiana.
Per Marcello Belotti, direttore generale dell'associazione La Nostra Famiglia di Ponte Lambro, nel comasco, a rendere la sua un'impresa vincente è "la passione che mette in quello che fa. E nasce da una visione profetica del fondatore, don Luigi Monza - spiega -, che già nel 1946 parla di riabilitazione dei bambini e non di assistenzialismo, in un'epoca in cui la parola riabilitazione non esisteva ancora. E decide che i tre pilasti fondanti dell'associazione sono la parte clinica, la parte di ricerca, perché bisogna sempre puntare all'eccellenza e non accontentarsi dei risultati già conseguiti, e la formazione, perché gli operatori devono essere ricchi di umanità e al tempo stesso dei professionisti in grado di prestare il doveroso aiuto alle persone che hanno bisogno".
"Essere costruttori di lavoro" è invece "la forza" che ha reso vincente l'impresa sociale A.fo.ri.s.ma. di Pisa, secondo la sua presidente, Grazia Ambrosino. "Abbiamo iniziato nel 2006 pensando a una piccola impresa - ricorda - e adesso siamo 17 dipendenti che si occupano dei processi formativi e didattici, circa 200 tra docenti e collaboratori e formiamo in media circa 1500 persone l'anno. Costruire lavoro per noi è molto importante, lavorare nell'ambito delle politiche del lavoro, rispettando il lavoro sia nostro che delle persone che vengono da noi per costruire un sé professionale, una professionalità, una occupabilità".
Fra le 10 imprese vincenti anche la cooperativa sociale Fratello Sole di Irsina (Matera). Per il suo presidente, Salvatore Lorusso, a renderla vincente è "una dedizione al lavoro profonda e poi avere il coraggio di affrontare esperienze nuove, l'innovazione, anche nel campo del sociale. Noi abbiamo avuto la forza e le possibilità di introdurre metodi di lavoro fuori dai vecchi schemi e questo ci ha aiutato a superare le criticità legate alla disabilità. E credo - conclude - che l'integrazione della persona con disabilità nel contesto lavorativo o sociale sia stata l'arma che ci ha permesso di fare bei percorsi, molto produttivi".
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