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ANSAcom - In collaborazione con UnipolSai
Sono 38 mila gli agricoltori e gli operatori del settore formati dal progetto Life Ada-Adaptation in agricolture, che vede UnipolSai come capofila ed è cofinanziato dall'Ue. Questo progetto pubblico-privato da quasi 2 milioni di euro, avviato nel 2020 è giunto all'evento conclusivo "Il clima cambia, l'agricoltura risponde- Life ADA: reagire ai cambiamenti climatici". L'obiettivo dell'iniziativa è quello di aumentare la resilienza del settore, attraverso lo sviluppo di strumenti di conoscenza e pianificazione che le forme aggregate di produttori e agricoltori possano utilizzare per adattarsi ai cambiamenti climatici. “Il settore agroalimentare, fondamentale per il funzionamento dell’economia italiana, presenta oggi un elevato grado di fragilità in conseguenza della sua crescente esposizione agli eventi climatici", afferma l'amministratore delegato UnipolSai Assicurazioni, Matteo Laterza. "Con il Progetto LifeAda - aggiunge Laterza - si è voluto affrontare questa criticità puntando, in particolar modo, sulla continua interazione tra compagnie di assicurazione ed operatori del settore agroalimentare, come principale abilitatore che favorisca un crescente adattamento delle imprese agricole alle conseguenze del cambiamento climatico". Il progetto - con partner quali ARPAE Emilia-Romagna, Cia– Agricoltori Italiani, CREA Politiche e Bioeconomia, Festambiente, Legacoop Agroalimentare Nord Italia, Leithà e Regione Emilia-Romagna - è stato implementato inizialmente in Emilia-Romagna e successivamente esteso a tutta l’Italia, replicandola prima in Veneto, Toscana e Lazio. Con le varie iniziative, quali articoli, video, workshop, incontri istituzionali dei partner ha raggiunto sul territorio nazionale e internazionale, circa 600.000 soggetti tra agricoltori, consorzi, cooperative, agronomi, zootecnici, economisti agrari, istituzioni pubbliche. Circa 1.600 utenti, agricoltori e organizzazioni di produttori agricoli, hanno utilizzato l’ADA Tool ovvero uno strumento per la definizione del proprio piano di adattamento ai cambiamenti climatici con azioni che contrastino e/o sfruttino le mutate condizioni climatiche. La Regione Emilia-Romagna, in particolare ha adottato un approccio innovativo, in 3 bandi di investimento per una dotazione finanziaria complessiva di quasi 46 milioni di euro, riconoscendo, a parità di punteggio, una precedenza a chi ha dimostrato di dotarsi di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici. La strada dell'adattamento ai cambiamenti climatici è tanto più necessaria in un contesto in cui, come ha ricordato Laterza, "il numero di imprese agroalimentari che accedono ai prodotti assicurativi nel corso degli ultimi dieci anni è in riduzione" e "c'è anche un tema di accessibilità visto che il costo dell'assicurazione è progressivamente aumentato" a fronte della crescita dei sinistri. Le spese per i risarcimenti e la gestione dei sinistri sono cresciute nel tempo per il complesso del settore agricolo, passando dai circa 400 milioni di euro nel 2012 ai circa 800 milioni di euro nel 2021. Queste spese sono state superiori ai premi incassati dalle assicurazioni, come mostra il cosiddetto combined ratio che, nella media degli anni 2012-2022, è stato circa pari al 110. All'incontro hanno partecipato, tra gli altri, il responsabile del settore assicurativo dell’Unep, Butch Bacani, che ha evidenziato l'importanza dell'adattamento di fronte ai rischi climatici anche per le future generazioni, e il capo per gli impatti dei cambiamenti climatici e l'adattamento presso l'Agenzia Europea per l'Ambiente, Blaz Kurnik. Secondo i dati dell'Agenzia, solo il 19,5% delle perdite economiche dovute a eventi estremi legati al clima e alle condizioni meteorologiche in Europa nel periodo 1980-2022 sia stato assicurato. Il divario è molto più significativo in Italia che, dove sono assicurate sotto il rischio di alluvione solo il 5% delle aziende e il 6% delle abitazioni. È il paese europeo, insieme alla Grecia con il più alto protection gap, che è pari alla differenza tra le perdite economiche e le perdite assicurate derivanti dai rischi legati al clima. Il parlamentare europeo Dario Nardella, concludendo l'evento, ha rimarcato l'importanza di più fonti per far fronte ai danni economici del cambiamento climatico e di fare rete, perché - ha detto - "da soli il cambiamento climatico non possiamo combatterlo".
ANSAcom - In collaborazione con UnipolSai
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