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L'industria cosmetica all'avanguardia per la sostenibilità

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L'industria cosmetica all'avanguardia per la sostenibilità

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In collaborazione con Cosmetica Italia

Presentato alla Bocconi il primo Osservatorio dedicato al tema

MILANO, 27 settembre 2024, 19:34

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L 'industria cosmetica all 'avanguardia per la sostenibilità - RIPRODUZIONE RISERVATA

L 'industria cosmetica all 'avanguardia per la sostenibilità - RIPRODUZIONE RISERVATA
L 'industria cosmetica all 'avanguardia per la sostenibilità - RIPRODUZIONE RISERVATA

ANSAcom - In collaborazione con Cosmetica Italia

(di Francesca Pierleoni)

Analizzando le performance della cosmetica italiana in tema di sostenibilità emerge come sia "collocato all'avanguardia, sicuramente in posizioni di frontiera rispetto in generale all'industria”. Lo dice all'ANSA Fabio Iraldo dell'Università Bocconi e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che oggi ha illustrato il primo Osservatorio sulla sostenibilità del settore cosmetico durante il convegno nell'ateneo milanese 'Bellezza, benessere e sostenibilità: ruolo, obiettivi e contributi dell’industria cosmetica', organizzato da Geo-Osservatorio Green Economy e Cosmetica Italia, in collaborazione con Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa nell’ambito della Milano Beauty Week.

Lo studio “ha coinvolto oltre 40 aziende che però rappresentano complessivamente un terzo del fatturato del settore della cosmetica in Italia, quindi un campione decisamente rappresentativo quanto a volumi di vendita” spiega Iraldo. I risultati del settore in tema di sostenibilità “sono maturati soprattutto negli ultimi anni con un'attivazione di dinamiche che si sono fondate da parte delle aziende sul tema della competitività ambientale e quindi hanno innalzato le performance del sistema” aggiunge. “Siamo stati particolarmente sorpresi dal fatto che vi siano percentuali altissime di aziende della cosmetica che lavorano sia sulle performance ambientali del prodotto sia sul packaging. Questa è una cosa rara nell'industria, che in genere guarda soprattutto dentro di sé, ai propri processi produttivi. Mentre la cosmetica, e stiamo parlando del 93% delle aziende che abbiamo sondato, ha agito anche sulla riduzione della formula, del cosmetico o del packaging”.

Un ambito "su cui probabilmente si può ancora migliorare è il tema dei rifiuti dei processi produttivi – osserva -. Di questi solo in parte la responsabilità è dell'industria cosmetica, molti dei rifiuti derivano dal pack, dall'imballaggio delle materie prime che non è esattamente posizionato in termini di eccellenza dal punto di vista della riciclabilità. Sono materiali misti e quindi è difficile avviarli a riciclo, ciò nonostante l'industria cosmetica riesce ad avviare al riciclo il 55% dei propri rifiuti”.

Anche “nella gestione delle risorse idriche le performance sono molto buone, ma con margini di miglioramento”. Iraldo si aspetta che “nei prossimi anni aumentino ancora le strategie virtuose in tema di sostenibilità a esempio, con un maggiore utilizzo di certificazioni ambientali sia sulle aziende che sui prodotti a beneficio dei consumatori, nel segno dell'attenzione al mercato e alla fiducia di chi compra i prodotti”. L'impegno del comparto della cosmetica nelle scelte green è evidenziato anche dal ministro dell'Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin che ha inviato al convegno un videomessaggio.

“Questo approccio si traduce in un vantaggio competitivo in termini di risparmio, ad esempio di materie prime, di consumi energetici, di scelte dei consumatori che ormai preferiscono prodotti sempre più sostenibili” aggiunge. La "nostra industria è impegnata - spiega John Chave Direttore Generale Cosmetics Europe, parlando del progetto Commit for Our Planet che vuole unire le aziende cosmetiche europee in una rete di azioni comuni nelle politiche green - nel realizzare gli obiettivi della sostenibilità, da una prospettiva etica, perché è la cosa giusta da fare e per venire incontro ai consumatori. È un viaggio da compiere insieme”.

L'innovazione va applicata anche alla sostenibilità – commenta Ambra Martone, vicepresidente di Icr - Industrie Cosmetiche Riunite -. Bisogna essere pronti ad accettare che le decisioni di ieri magari oggi non vanno più bene”. Per il rettore dell'Università Bocconi Francesco Billari in generale i settori industriali italiani hanno recepito l'importanza delle politiche per la sostenibilità, “poi ovviamente in termini di risposta ci sono diversi gradi di consapevolezza o soprattutto di priorità per questo tema, quindi dobbiamo lavorarci ancora”.

ANSAcom - In collaborazione con Cosmetica Italia

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