(ANSAmed) - TUNISI, 05 LUG - Quattro tunisini su dieci, circa
il 37%, dichiarano di essere consapevoli del concetto di
cambiamento climatico. Lo rivelano i risultati dell'ultima
indagine della rete di ricerca panafricana Afrobarometer,
intitolata "La percezione dei cambiamenti climatici da parte dei
tunisini", dalla quale è emerso che l'80% delle persone
informate sui cambiamenti climatici ritiene che individui,
aziende e governi di altri paesi siano i principali responsabili
della situazione, e il 61% sostiene che i paesi ricchi debbano
trovare soluzioni per ridurre gli effetti del cambiamento
climatico. In una conferenza stampa organizzata da One to One
for Research and Polling, partner di Afrobarometer in Tunisia,
il suo amministratore delegato Youssef Meddeb, ha sottolineato
che l'indagine è stata condotta in Tunisia tra il 25 febbraio e
l'11 marzo, su un campione rappresentativo a livello nazionale
di adulti di 18 anni. e oltre da diverse regioni del paese
(urbane e rurali). Dall'indagine è inoltre emerso che la maggior
parte dei tunisini sta sperimentando un aumento della siccità
(77%) e dei cattivi raccolti (54%). È stato anche evidenziato
che l'85% dei tunisini concorda sul fatto che il proprio governo
dovrebbe esercitare pressioni sui paesi ricchi affinché aiutino
le vittime del cambiamento climatico. Secondo la stessa fonte, i
tunisini vogliono che il governo investa nelle energie
rinnovabili e migliori le infrastrutture per renderle più
resistenti agli effetti del cambiamento climatico. Secondo il
sondaggio il 75% degli intervistati desidera che il governo
adotti misure urgenti per limitare l'impatto dei cambiamenti
climatici sulla loro vita quotidiana. Intervenendo all'evento,
Mohamed Ben Saïd, del ministero tunisino dell'Ambiente, ha
sottolineato che i risultati di questa indagine verranno
utilizzati per adeguare le misure adottate nell'ambito della
strategia nazionale per la transizione ecologica, in particolare
per quanto riguarda il cambiamento climatico e la scienza,
conoscenza ed educazione ambientale. In questo contesto, ha
sottolineato l'importanza di rafforzare la consapevolezza e
l'educazione ambientale. (ANSAmed).
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