Tolleranza zero per negligenza, ritardi e cattiva gestione sul tema delle risorse idriche e della loro scarsità.
Non è un discorso che fa il bilancio dell'anno, come nelle scorse occasioni. Quello che il sovrano marocchino ha letto a reti unificate dalla residenza di Tetouan, ieri sera, è piuttosto un allarme nazionale, che punta il dito sui ritardi sulle opere già programmate e non ancora realizzate. "Sei anni consecutivi di siccità hanno colpito profondamente le riserve idriche e le falde acquifere, rendendo la situazione idrica più precaria e più complessa - spiega, ma denuncia - Questa situazione è anche imputabile al ritardo nel completamento di alcuni progetti programmati nel quadro della politica dell'acqua". Poi il pensiero è andato alla causa palestinese di cui re Mohammed VI è uno dei principali portavoce nel mondo. Ha ricordato la sofferenza del "popolo fraterno palestinese" chiedendo una rapida ripresa del dialogo per raggiungere un cessate il fuoco immediato. (ANSAmed).
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