Attivo da ottobre l'istituto si occuperà di training per gli studenti sulla conoscenza della lingua, di workshop dedicati alla scrittura, di culture management, di dialoghi tra figure significative di entrambi i mondi, arabo e occidentale. "Spazio all'editoria, con la traduzione di libri arabi importanti e con l'aiuto di case editrici italiane per entrare nel mercato editoriale arabo", ha spiegato il professor Farouq. Il nuovo Istituto sarà secondo la rettrice Beccalli "uno spazio di dialogo di particolare significato in questa delicata epoca assestata dal bisogno di speranza e convivenza pacifica".
L'Istituto metterà a sistema le iniziative che da oltre un decennio la Cattolica realizza, come il Festival di Lingua e Cultura Araba.
"L'Istituto è un ponte che lega Oriente ed Occidente, un luogo di diplomazia culturale - ha osservato la principessa Bodour Al-Qasimi -. Abbiamo bisogno di messaggi di pace e collaborazione". Un messaggio rafforzato da sua altezza Sultan Bin Muhammad Al-Qasimil che ha detto come "speriamo di costruire sulla terra e non di distruggere, proteggiamo la cultura araba, italiana e la latina, qualsiasi cultura va protetta. Quello che sta succedendo in Medio Oriente ci sta addolorando". (ANSAmed).
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