NAPOLI - Focus sulla musica della Catalogna, la serata sulle note dai balcani e sui mix di tradizioni da Algeria e Francia. E' ricco il piatto artistico che viene servito a Napoli dall'Ethnos, il festival internazionale della musica etnica che giunge da domani in città con 6 concerti in 3 giorni a ingresso gratuito. La rassegna, finanziata dal Comune di Napoli e organizzato da La Bazzarra si svolgerà nel Complesso e Chiesa di Santa Maria Donnalbina portando sul palco artisti provenienti da diversi paesi.
Per il Focus Catalunya giovedì 12 ci saranno Alba Careta y Henrio (Spagna) e Momi Maiga (Senegal/Spagna). Alba Careta, trombettista e cantante catalana, è una delle voci più originali del panorama jazz europeo, con un proprio stile unico, caratterizzato da una fusione di jazz contemporaneo e influenze tradizionali catalane. Con lei sul palco ci sarà il cantautore e compositore Heniro. Insieme danno vita a un viaggio onirico attraverso alcune ninne nanne, provenienti principalmente dalla regione di Girona, incluse nel terzo album della raccolta "Cantut. Canti della tradizione orale". Sempre domani ci sarà sul palco Momi Maiga, musicista senegalese virtuoso della kora, strumento tradizionale dell'Africa occidentale. Il 13 settembre toccherà a Tarta Relena (Spagna) e alla produzione originale "Il Mediterraneo e La Banda del Sud" composto da musicisti del sud Italia. Tarta Relena è un duo vocale di Barcellona formato da Marta Torrella e Helena Ros, che esplorano la polifonia vocale, reinterpretando canti tradizionali del Mediterraneo e composizioni proprie, con un approccio minimalista che fonde antichi suoni con elementi elettronici. "La banda del Sud" è invece un'orchestra di musica popolare diretta da Mario Crispi, composta da 10 musicisti provenienti dalle sei regioni del Sud Italia: Campania, Basilicata, Calabria, Puglia, Sicilia e Sardegna. Una produzione originale del festival che fonde le diverse tradizioni popolari del meridione, dal canto devozionale alla tammurriata, dalla pizzica fino al passu torrau sardo.
Sabato 14 settembre ci saranno sul palco Almir Meskovic & Daniel Lazar, un duo di musicisti serbo-bosniaci, che unisce la fisarmonica di Mešković al violino di Lazar in una combinazione di musica balcanica, classica e jazz. La loro musica è un'esplosione di energia, in cui le radici folk balcaniche si mescolano con l'improvvisazione jazz e la precisione della musica classica. A seguire in scena Lemma, un progetto nato dall'incontro tra il chitarrista e cantante Thomas Belin e un collettivo di musicisti provenienti dal sud della Francia. La band, fondata nel 2013, esplora le tradizioni musicali del Mediterraneo, mescolando sonorità arabe, africane e occidentali con uno stile che spazia tra il folk, il blues e il desert rock.
Il Focus sulla musica della Catalogna, realizzato con la collaborazione di istituzioni ed operatori catalani prevede un panel tematico dal titolo "La World Music nel Mediterraneo", il 13 settembre ore 19, con la partecipazione di professionisti del settore della world music, operatori culturali e dello spettacolo sia italiani che catalani.
"Per la città di Napoli - afferma Sergio Locoratolo, coordinatore delle politiche culturali del Comune di Napoli - la musica non è solo un'arte, ma un tratto identitario, profondo e radicato, che ha saputo imporsi sulla scena nazionale e internazionale mantenendo una indiscutibile riconoscibilità. Ma la cultura musicale partenopea non è statica: cresce e si trasforma nel tempo, aprendosi a ritmi e suggestioni di altri luoghi. Dall'incontro si sprigiona la creatività, ed è in quest'ottica che l'Amministrazione ha scelto di sostenere, con Ethnos, uno dei capisaldi della world music nel nostro territorio".
Dopo la tappa napoletana, la XXIX edizione di Ethnos proseguirà fino al 5 ottobre con eventi nei comuni dell'area vesuviana. Primo appuntamento in programma, domenica 15 settembre a Villa del Parnaso a Torre Annunziata, con l'esibizione di Naïssam Jalal, flautista e compositrice franco-siriana, tra le figure più affascinanti della scena musicale internazionale, che nei suoi concerti unisce in uno stile unico le melodie arabe con il jazz contemporaneo e i ritmi africani.
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