(ANSAmed) - SALINA, 14 SET - "Conoscevo Salina e sono da sempre appassionata di cinema, e quando è venuta da me Giovanna Taviani e mi ha parlato di questa sua meravigliosa avventura che è il Salina Doc Festival, ha acceso le mie passioni: il cinema e l'amore per quest'isola e la sua gente". Così Giulia Giuffrè, imprenditrice globale con Irritec, azienda leader nei sistemi di irrigazione, sponsor e anche presidente dell'Associazione Salina Doc Fest, festival del documentario narrativo, racconta il suo appassionato coinvolgimento nell'evento che quest'anno celebra la sua 18.ma edizione.
"È qualcosa di magico il cinema, soprattutto quello documentaristico. - dice Giuffrè - Quello che ti racconta un pezzo di storia. Un fatto che ti porta riflettere su vari temi. Ho preso in corsa questo compito e sto aiutando Giovanna Taviani a realizzare il suo sogno, di essere un'artista a tempo pieno e quindi di lasciare un po' la parte amministrativa. Ovviamente questo è qualcosa che richiede un po' di tempo. Per il futuro l'idea è di far diventare questo Festival sempre più internazionale e fare in modo anche che Salina sia sempre più pronta".
Ma cosa porta un'azienda come Irritec a investire su un festival? "Si interessa a un festival del genere perché noi puntiamo alla sostenibilità. Ma questo non significa soltanto essere sostenibili a livello ambientale, un settore dove Irritec è particolarmente forte, perché noi facciamo soluzioni per rendere l'agricoltura più sostenibile. Per noi essere sostenibili significa anche avere attenzione al sociale e alle persone e di conseguenza anche alla cultura. La cultura è qualcosa che ci fa stare meglio e soprattutto porta a riflessioni che poi hanno impatto anche sui nostri governi", conclude. (ANSAmed).
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