Le raccomandazioni sono contenute in un rapporto semestrale di "Intilaq" pubblicato lunedì 26 agosto nell'ambito di una conferenza svoltasi al Cairo e sintetizzato dal sito del principale quotidiano egiziano, "Al Ahram".
Il rapporto suggerisce l'elaborazione di una strategia governativa unificata che favorisca la cooperazione tra le entità pubbliche e incoraggi l'innovazione. Viene inoltre sottolineata la necessità di "semplificare e modernizzare" le regolamentazioni per rendere l'ambiente imprenditoriale più accessibile e favorevole.
Inoltre, Intilaq pone l'accento sull' "inclusione sociale", proponendo di facilitare l'accesso agli incubatori e ai programmi di accelerazione per gruppi come i giovani, le donne e le persone con disabilità. Per quanto riguarda l'inclusione finanziaria, l'iniziativa raccomanda di "ampliare" l'accesso agli strumenti finanziari per sostenere lo sviluppo delle startup.
Vengono anche fatte raccomandazioni per "stimolare gli investimenti" nel capitale di rischio, in particolare tramite "incentivi fiscali", e per incoraggiare la partecipazione del settore privato attraverso la creazione di laboratori di innovazione e partnership pubblico-private.
Intilaq focalizzata sulla promozione dell'imprenditorialità attraverso vari sostegni, tra cui incubatori, acceleratori e finanziamenti. Incoraggiando l'innovazione e la collaborazione tra pubblico e privato, l'iniziativa contribuisce a creare un ambiente favorevole allo sviluppo imprenditoriale in Egitto.
Lanciata con l'obiettivo di sviluppare e potenziare l'ecosistema delle startup nei paesi arabi, in particolare in Egitto e Tunisia, "Intilaq" (traducibile come "lancio" o "inizio") è finanziato principalmente dal Fondo Sovrano del Qatar e dalla società di telecomunicazioni qatariota "Ooredoo": l'ente fornisce alle startup una combinazione di finanziamenti, infrastrutture, mentoraggio e accesso a una rete di contatti globali, collaborando anche con grandi aziende come Microsoft per potenziare il proprio impatto. (ANSAmed).
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