NAPOLI - La difesa collettiva dell'ecosistema marino, gli accordi di cooperazione internazionale e la forte influenza dei Paesi del Mediterraneo sulle decisioni dell'Ue. A Napoli sono questi alcuni dei punti toccati nelle giornate della Naples Shipping Week, il forum internazionale dedicato a strategie del sistema logistico-portuale organizzato dal Propeller Club Port of Naples che alterna la manifestazione con Genova.
Sono emerse molte idee di costruzione di un nuovo sistema dell'Italia, come il ministro per le Politiche del mare Nello Musumeci ha sottolineato parlando del piano del mare lanciato dal governo Meloni: "La sfida più grande ora per l'uomo - ha detto - è la conquista degli abissi, un ambiente incontaminato che dobbiamo rispettare e proteggere. Il mare occupa il 70% del pianeta e l'80% della popolazione vive entro duecento chilometri dalle coste. E' un ambiente che oggi genera una energia incredibilmente forte, negli abissi passano già milioni e milioni di chilometri di cavi che trasportano dati ed energia. Ora dobbiamo avvicinarci agli abissi con grande senso di responsabilità, non saccheggiare ma cogliere e imparare, conoscendo il mare per portare vantaggi all'umanità grazie alle competenze e professionalità del Polo Subacqueo che abbiamo istituito, alla Marina Militare, alla comunità scientifica e a un'industria come Fincantieri che ha la leadership mondiale nel suo settore".
Molti i temi sul binario del dibattito con l'intervento anche del viceministro italiano alle Infrastrutture e ai Trasporti Edoardo Rixi che ha spiegato come "il governo si sta adoperando per sostenere le realtà oggi in ritardo, potenziando il sistema logistico, con flussi di merce costanti senza rallentamenti. Ciò significa aumentare la capacità degli scali per garantire un secondo pilastro logistico continentale nel Mediterraneo. Altro obiettivo è quello di avere una regia nazionale, per individuare obiettivi comuni per il sistema logistico italiano, con una condivisione di database e di linguaggi informatici e con uno scambio costante con l'estero. Credo che sia necessario rendere più autonome le autorità portuali, anche perché oggi le strutture rigide non permettono innovazione in tempi brevi. Altra idea è avere partecipazioni estere con concessioni in porti extra-europei, per stabilizzare le linee logistiche, in ogni condizione geopolitica, con servizi tecnologici adeguati ai nostri armatori e al nostro sistema legato alla Blue economy per renderli sempre più competitivi a livello mondiale".
Nei giorni della Naples Shipping Week si è lavorato anche sulla cooperazione internazionale con la firma di una forte partnership tra Italia e Malta, due Paesi "che sono sempre stati vicini - ha detto Chris Bonett, ministro dei Trasporti della Repubblica maltese, in un videomessaggio - ma oggi, più che in passato, è diventata fondamentale la collaborazione tra i nostri due Paesi, affinché l'industria marittima europea rimanga strategica nell'attuale sistema economico". Il bilaterale sullo shipping Italia-Malta è stato protagonista anche perché il prossimo grande evento sull'economia marittima si terrà a Malta dal 7 all'11 ottobre. Nelle giornate di Napoli ci sono stati anche confronti di nuove collaborazione tra marine e imprese del trasporto marittimo di Italia e Spagna, su temi che lo stesso ministro Musumeci aveva confermato di grande interesse: "Purtroppo - ha detto - negli ultimi tempi si discute sul mare anche in modo preoccupato. Oggi l'Italia svolge un ruolo di mediazione nella crisi mediorientale e nel Mediterraneo vogliamo giocare un ruolo da protagonisti, offrendo un rapporto di collaborazione ai Paesi dell'Africa, almeno a quelli che non subiscono l'influenza cinese e russa. Una collaborazione e una cooperazione internazionale su un terreno di pari dignità e di pari responsabilità".
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