TUNISI - Il terzo lungometraggio del regista tunisino Ala Eddine Slim, 'Agora', una coproduzione tra Tunisia, Francia, Arabia Saudita e Qatar, ha vinto il Premio Pardo Verde alla 77ma edizione del Locarno Film Festival, dove è stato presentato in anteprima mondiale. La giuria del concorso ha deciso, all'unanimità, "di premiare una storia edificante che ci ha enormemente impressionato per la sua audacia artistica e la sua integrità, la sua sfarzosità visionaria e il suo poetico invito all'azione per evitare un nuovo cataclisma".
'Agora' tratta dell'incapacità dell'essere umano di superare i problemi irrisolti del passato collettivo. È anche il punto di vista di due animali che fanno un sogno e/o un incubo in cui osservano la stupidità umana. La storia narra del ritorno al loro Paese di tre persone scomparse che rischia di mettere a repentaglio l'ordine prestabilito. La notizia deve essere tenuta segreta, ma la vicenda si fa intricata e molte persone vengono coinvolte. Tutto ciò accade nel sogno immaginario di un cane blu e un corvo nero.
In un'intervista a France 24 il regista, già premiato nel 2016 con 'The Last of Us' con il Leone del Futuro a Venezia e nel2019 con 'Tlamess' alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, ha dichiarato che con questo film ha voluto mostrare che le persone dimenticate, messe ai margini, se non adeguatamente ricordate o se la società non fa pace con la loro storia, possono creare problemi al potere una volta ritornate. "E' qualcosa che non è legato esclusivamente alla Tunisia, ma riguarda tutto il mondo, parla del delicato equilibrio tra oppressi e oppressori, rivisto certo in salsa tunisina. I tre personaggi del film sono una donna che ha tentato la traversata verso l'Europa, data per dispersa, un pastore vittima di un tentativo di sgozzamento da parte di un terrorista, un operaio in una grande fabbrica, e rappresentano delle vittime di un potere che li opprime", afferma.
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