"Siamo determinati ad affrontare ogni sfida e superare ogni ostacolo. Non perderemo questa storica opportunità di soddisfare le legittime aspettative del popolo tunisino", ha detto Saied ai presidenti delle due Camere, Brahim Bouderbala e Imed Derbali, e a tutti i deputati in diretta tv. "Lavoreremo duramente e instancabilmente per rispondere al meglio alle aspirazioni del popolo tunisino e raggiungere i veri obiettivi della rivoluzione, che è andata fuori rotta per diversi anni", ha aggiunto. "Questa responsabilità, che tutti abbiamo assunto, richiede sforzi intensificati in tutti i settori affinché il popolo tunisino possa vivere liberamente e con dignità in uno Stato sovrano".
"Il dovere richiede di rendere omaggio a tutti coloro che si sono sacrificati per l'indipendenza del Paese, ma anche a coloro che hanno liberato il Paese dai traditori, ai ladri, ai tiranni e a coloro che speravano di far implodere il Paese e di dislocarlo. Il popolo sovrano ha detto la sua ultima parola in completa libertà il 6 ottobre 2024".
Saied si è imposto lo scorso 6 ottobre contro due soli rivali, Ayachi Zammel, un industriale liberale di 47 anni sconosciuto al grande pubblico che ha ottenuto il 7,35%, e Zouhair Maghzaoui, 59 anni, ex deputato della sinistra panarabista, terzo con il 1,91% delle preferenze.
Alla cerimonia di giuramento hanno partecipato anche il primo ministro, il mufti della Repubblica, membri del governo, nonché l'arcivescovo della Chiesa cattolica di Tunisi e il rabbino capo della comunità ebraica di Tunisi. (ANSAmed).
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