"Un voto scandaloso", è stata la reazione della stessa Unrwa, mentre il capo dell'agenzia Philippe Lazzarini ha denunciato che così "si aggrava ancor di più la sofferenza della popolazione palestinese". Una legge che "mostra la trasformazione di Israele in uno Stato fascista", ha commentato l'Anp "respingendo" il divieto. A nulla sono valsi gli appelli della comunità internazionale a non aprovarla, a partire dagli Stati Uniti.
Dopo il voto Parigi, Berlino, Londra hanno condannato la norma ricordando che l'Unrwa fornisce aiuti umanitari "essenziali e salvavita" ai civili di Gaza, Gerusalemme Est e Cisgiordania.
Oggi è stata la volta di Ankara, secondo cui la decisione di Israele "viola chiaramente il diritto internazionale" e dei governi di Spagna, Slovenia, Irlanda e Norvegia. A questi si è aggiunta anche la condanna dell'Ue: il voto di ieri di Israele "è estremamente preoccupante: le conseguenze sono estremamente preoccupanti e rendono impossibile all'Unrwa di continuare a condurre le sue operazioni vitali a Gaza. A oggi, non c'è un'alternativa all'Unrwa, che fornisce servizi essenziali a milioni di persone a Gaza, ma anche in Cisgiordania e in tutta la regione, compresi Libano, Siria e Giordania, ed è un pilastro della stabilità regionale".
Anche il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, si è detto "profondamente preoccupato" per l'adozione della legge contro Unrwa da parte di Israele che, "se attuate, impedirebbero probabilmente all'agenzia di continuare il suo lavoro essenziale nei territori palestinesi occupati come ordinato dall'Assemblea Generale Onu". Mentre Amnesty sostiene che "questa legge incosciente è un attacco diretto ai diritti dei rifugiati palestinesi.
Infine, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, da Lubiana, afferma che la decisione di Israele, "rischia di indebolire il ruolo dell'Onu. Ci dispiace che sia stata fatta questa scelta, anche se comprendiamo alcune delle ragioni che provocano la reazione di Israele: c'erano troppi militanti di Hamas che hanno partecipato alla strage del 7 ottobre tra coloro che rappresentavano l'Unrwa, questo mi auguro che non accada mai più e siamo convinti che non accadrà". (ANSAmed).
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