Il caolino è un minerale cristallino di silicato di alluminio idrato formato nel corso di molti milioni di anni dalla decomposizione idrotermale delle rocce di granito, prodotto da rocce di feldspato e viene utilizzato principalmente nella produzione di porcellana e ceramica ma anche nell'industria della carta, per il trattamento dell'acqua, per la produzione di prodotti farmaceutici, prodotti chimici, sapone, cemento e in altre decine di settori.
La maggior parte delle cave di caolino egiziane si trovano nella penisola del Sinai, ma anche sulla costa occidentale del Golfo di Suez e nelle regioni di Kalabsha e Assuan, a sud.
Per sfruttarle al meglio, il ministro degli Affari pubblici Mahmoud Esmat, ha incoraggiato la firma di un accordo di cooperazione tra la Sinai Manganese Company, affiliata alla Holding delle industrie chimiche della regione di Abu Zenima nel Sinai del Sud, e la Società spagnola "Global Attack": insieme, costruiranno un nuovo impianto di calcinazione del caolino, necessario per il suo utilizzo nell'industria del ferro e vari altri usi.
"La nuova fabbrica, e il piano di produzione nelle sue varie fasi - ha spiegato il ministro -, oltre a far aumentare il valore di una tonnellata da 100 a 400 dollari, "sarà di grande importanza per localizzare la produzione e introdurre le più moderne tecnologie per realizzare prodotti sempre migliori da utilizzare in industrie vitali e strategiche." L'idea insomma è quella di valorizzare le enormi riserve egiziane di materia prima trasformandola sul territorio e realizzare componenti di alta qualità da utilizzare in molti settori quali: refrattari, gomma, plastica, fibra di vetro, ceramica, carta, rivestimenti e vernici soddisfacendo il mercato locale ma soprattutto aumentando il valore dell'esportazione.
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