Il Medio Oriente è l'unica regione che ha registrato una crescita del turismo rispetto ai livelli pre-pandemia, ricevendo il 122% in più di stranieri lo scorso anno rispetto al 2019, si legge nel rapporto dell'agenzia delle Nazioni Unite.
"Il tasso globale di ripresa del turismo nel 2023 si è attestato all'88% dei livelli pre-pandemia, registrando una stima di 1,3 miliardi di arrivi", afferma il rapporto. "Le entrate del turismo internazionale hanno raggiunto 1.300 miliardi di dollari, avvicinandosi al 93% dei 1.500 miliardi di dollari raggiunti nel 2019".
L'Arabia Saudita, il più grande esportatore di petrolio al mondo, sta trasformando la propria economia nell'ambito del programma di diversificazione Vision 2030, con l'obiettivo di ridurre la dipendenza dal petrolio, potenziare le industrie nazionali e sostenere la crescita dell'occupazione. In linea con questa strategia sta sviluppando diversi grandi progetti, tra cui Qiddiya, Neom, una città futuristica da 500 miliardi di dollari, il Progetto Mar Rosso e il piano di valorizzazione del patrimonio di Diriyah Gate. Secondo la Spa, l'Arabia Saudita ha raggiunto il primo posto tra i Paesi del G20 per numero di turisti in arrivo lo scorso anno e si è classificata al secondo posto tra le destinazioni turistiche in più rapida crescita al mondo nei primi tre trimestri del 2023.
Secondo le stime dell'agenzia Onu, l'anno scorso il contributo diretto del settore turistico globale al prodotto interno lordo è stato pari al 3%, raggiungendo i 3.300 miliardi di dollari. In base alle stime, l'industria turistica globale si riprenderà completamente dalla pandemia nel 2024 e crescerà ulteriormente del 2% rispetto al 2019. (ANSAmed).
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