Il dibattito sul meridionalismo,
nella agorà di un piccolo centro di un'area interna: è questo il
tema dominante della prima edizione - dopo l'anno zero del 2023
- della tre giorni che si svolgerà, dal 20 al 22 settembre, a
Castelmezzano (Potenza) con il festival "L'Agorà del
Meridionalismo", che è stato presentato stamani, al Polo
bibliotecario del capoluogo lucano.
"Saranno giorni di elaborazione, confronto e dibattito per
recuperare la centralità del Mezzogiorno attraverso il
dibattito, che ormai è diventata una eccezione - ha spiegato uno
degli ideatori del festival, Nicola Valluzzi - in un'area
interna che ha vissuto un tempo di riscatto e che vuole
rappresentarsi per quello che è". Al centro del ricco
cartellone, che si aprirà il 20 settembre alle ore 10, la
questione meridionale che "torna al centro della scena politica
a partire dal Pnrr, come occasione per colmare il divario tra
nord e sud e favorire il rilancio del Paese", ha aggiunto
Valluzzi.
Per l''Agorà del Meridionalismo" sono programmati dibattiti e
confronti con oltre 40 relatori, provenienti anche dall'estero,
in una ventina di eventi con esponenti del Governo, come il
ministro per la Protezione Civile, Nello Musumeci, politici,
come Lucia Annunziata, Enzo Amendola e Roberto Speranza,
magistrati, come Otello Lupacchini, giovani ricercatori che
discuteranno su proposte e progetti di sviluppo e rigenerazione
del territorio. L'occasione sarà utile per ufficializzare la
costituzione della "Comunità dell'Agorà del Meridionalismo", con
un suo statuto che si fonda "sulla valorizzazione dei luoghi per
un nuovo concetto di cittadinanza".
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