"Non è cambiato nulla: la
posizione della Regione Basilicata rispetto all'ipotesi di
allocare in territorio lucano il deposito nazionale per le
scorie radioattive è fermamente contraria". Lo ribadisce,
attraverso l'ufficio stampa della Giunta lucana, l'assessora
regionale all'Ambiente e alla Transizione energetica, Laura
Mongiello. Nel 2003, l'allora governo Berlusconi scelse Scanzano
Jonico (Matera) per ospitare il sito unico delle scorie
nucleari, ma poi, dopo una protesta popolare durata 15 giorni,
ritirò la decisione.
"Il presidente Bardi e i miei predecessori - aggiunge - sono
stati chiarissimi in passato ribadendo in ogni sede il proprio
parere negativo. Posizione che non è mutata e che non può
mutare".
Secondo Mongiello, "la Basilicata ha dato, e continua a dare
moltissimo, in termini di produzione di energia sia da fonti
fossili che da fonti rinnovabili impegnandosi a conciliare la
tutela ambientale con lo sviluppo economico, in maniera
responsabile per il bene della Basilicata e dell'Italia. Non è
possibile, in queste condizioni, assumere altri oneri,
soprattutto di questa portata, per il territorio e per la
popolazione lucana. Del resto in Basilicata il tema del nucleare
è stato oggetto in passato di grandissime mobilitazioni che non
possono essere dimenticate e ignorate anche a distanza di 20
anni", conclude l'assessora lucana.
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