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Fim-Fiom-Uilm, 'Total riduce occupazione, chiudere Tempa Rossa'

Fim-Fiom-Uilm, 'Total riduce occupazione, chiudere Tempa Rossa'

I sindacati lucani: "Colpita drasticamente la forza lavoro"

POTENZA, 05 ottobre 2024, 09:46

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Se necessario, è giunto il momento di assumersi la responsabilità di chiudere il centro oli di Tempa Rossa e revocare la gestione alla Total". Lo scrivono, in una nota congiunta, Fim, Fiom e Uilm Basilicata, evidenziando che "ancora una volta la Total colpisce duramente l'occupazione in Basilicata, con un annuncio che ha sconvolto la comunità locale e non solo. Nonostante l'attuale fase espansiva legata all'estrazione petrolifera presso il sito di Tempa Rossa, la multinazionale ha infatti comunicato l'intenzione di ridurre drasticamente la forza lavoro. A partire dal 14 ottobre, oltre il 70% dei lavoratori di Lucania Servizi, circa una ventina, sarà licenziato, mandando a casa decine di famiglie e violando gli accordi regionali stabiliti".
    Per i sindacati dei metalmeccanici lucani, "questa decisione arriva in un momento in cui la vertenza tra Lucania Servizi e Total si protrae da tempo senza una soluzione sui tavoli istituzionali della Regione Basilicata, aggravando ulteriormente una situazione già drammatica. Invece di trovare soluzioni che tutelino i lavoratori, la Total continua a ignorare gli accordi e le responsabilità sociali, mettendo in crisi l'occupazione locale e il futuro di intere famiglie.
    "Non possiamo accettare che - hanno aggiunto i dirigenti di Fim, Fiom e Uilm - questa multinazionale continui a imporre le sue regole violando i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici. La Regione Basilicata ha il dovere di intervenire e fermare queste pratiche inaccettabili. Chiediamo con forza che l'assessore regionale alle Attività produttive, Francesco Cupparo, convochi immediatamente un nuovo tavolo di confronto e trasparenza per risolvere questa emergenza, come più volte sollecitato dalle organizzazioni sindacali. Non possiamo più tollerare questa gestione opaca e irresponsabile che minaccia il futuro delle nostre comunità", hanno concluso i rappresentanti sindacali.
   

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