Un investimento di circa 17
milioni di euro con effetti che si riverbereranno per i prossimi
15 anni: drastica riduzione dell'impatto ambientale di CO2 pari
a circa 50 mila tonnellate, coinvolgimento di 55 persone tra
manutenzione, servizi e pulizie della struttura. Sono i
principali dati relativi all'impianto a biometano che
"Stellantis intende realizzare a San Nicola di Melfi sulla scia
del via libera della Giunta regionale lucana - è specificato in
un comunicato diffuso dall'ufficio stampa della stessa Giunta -
alle nuove linee guida per la disciplina dell'Aia
(Autorizzazione integrata ambientale) e al disciplinare Api-bas
per la costruzione di impianti per lo sfruttamento di fonti
energetiche rinnovabili".
Nella nota è poi messo in evidenza che "le caratteristiche
del sito", la cui realizzazione era stata annunciata nelle
scorse settimane, "sono state illustrate oggi in Consiglio
regionale da alcuni dirigenti di Stellantis che hanno raccolto
l'invito del presidente della Regione, Vito Bardi, e degli
assessori regionali Francesco Cupparo (Attività produttive) e
Laura Mongiello (Ambiente): Nicola Intrevado (direttore dello
stabilimento di Melfi), Giuseppe Messinese (responsabile del
personale), Marco Trapanese (responsabile dell'impianto di
biometano) e Priscilla Talacchi (dirigente relazioni
istituzionali)".
L'impianto "dovrebbe entrare in funzione entro l'estate del
2026, con l'inizio dei lavori programmato per aprile 2025 dopo
aver completato un complesso percorso burocratico. Come
'combustibile' non saranno utilizzati rifiuti ma sottoprodotti
agroindustriali, tra cui le acque di vegetazione dei frantoi, e
materiale derivante dal trattamento di effluenti zootecnici
(liquame suino e bovino)".
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