I segretari della Fiom Cgil
Basilicata, Giorgia Calamita, e della Fiom Cgil nazionale, Mirco
Rota, hanno definito l'accordo sottoscritto da Fim, Uilm e
Fismic per i lavoratori e le lavoratrici della azienda lucana
Smart Paper "peggiorativo" rispetto al contratto collettivo
nazionale: nel pomeriggio, a Potenza, hanno illustrato ai
giornalisti le ragioni per le quali non hanno siglato l'intesa,
evidenziando l'esclusione della Fiom Cgil dal tavolo delle
trattative.
"L'accordo - hanno detto - introduce una deroga peggiorativa
eliminando il requisito del titolo di studio per l'ottenimento
automatico della categoria, come previsto contrattualmente. E'
un accordo che pretenderebbe di mettere una pietra tombale sugli
arretrati che i lavoratori potrebbero richiedere per un errato
inquadramento che si è perpetrato per diversi anni".
Secondo Calamita e Rota, "la firma arriva mentre alcuni
lavoratori, da noi assistiti, sia nelle sedi lucane che in
quella di Castelfranco Veneto, stanno ricorrendo alle vie legali
per farsi riconoscere quanto l'azienda non ha correttamente
applicato negli anni".
"È vergognoso - hanno aggiunto - che un'organizzazione
sindacale abbia chiesto all'azienda di mantenere segreto il
testo dell'accordo e ancor più grave che siano state organizzate
assemblee sindacali per chiedere il voto ai lavoratori, senza
far conoscere loro l'intero contenuto dell'accordo. L'unico
risultato ottenuto - hanno concluso - è fingere di concedere
diritti ai lavoratori, sotto inquadrati anche di due livelli da
oltre 15 anni, che dovevano invece già essere acquisiti da
tempo. E le nostre iniziative legali per il riconoscimento
dell'esatto inquadramento contrattuale continueranno".
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