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Presentato 'Seven Veils' di Egoyan, tra Salomé e orrori di oggi

Presentato 'Seven Veils' di Egoyan, tra Salomé e orrori di oggi

Al Matera Film Festival l'anteprima nazionale

ROMA, 04 novembre 2024, 17:10

Redazione ANSA

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Una regista teatrale, Jeanine (Amanda Seyfried), deve riportare in scena la 'Salomé' diretta dal suo vecchio mentore e amante, ma nel farlo è tormentata dai suoi traumi passati. Questa la trama, in breve, di 'Seven Veils', il film di Atom Egoyan presentato in anteprima nazionale al Matera Film Festival, partito ieri e con appuntamenti fino al 10 novembre.
    Nella 'Salomé' di Richard Strauss, il cui libretto è basato sulla traduzione in tedesco dell'omonima tragedia di Oscar Wilde, "tutti i livelli di interpretazione sono maschili - ha commentato Egoyan, che è anche ospite d'onore e presidente della giuria lungometraggi, nel corso di una conferenza stampa - sono tutti uomini che guardano un personaggio femminile che prende una decisione (quella di chiedere la testa di San Giovanni Battista, ndr) sulla base di qualcosa che non può avere", ossia l'amore carnale. "Io volevo dipingere il ritratto di questa donna, la regista, che invece è attorniata da uomini - ha aggiunto - e che prova ad affermare sé stessa".
    Egoyan, attivo anche nel teatro, ha pensato al film dopo che gli è stato chiesto di rimontare la 'Salomé' di Strauss, da lui diretta per la prima volta nel 1996. Da qui, si è posto il problema di come potesse essere reinterpretata in chiave contemporanea.
    La storia di Wilde, in cui la protagonista bacia la testa mozzata, "quando viene presentata sul palco risulta ancora scioccante", ha riflettuto. In un mondo in cui "i media mostrano immagini estreme, il ruolo del cinema è anche quello di risensibilizzarci per riattivare il nostro senso dell'orrore, di ciò che ci disturba", ha commentato il regista.
    Tra le fonti di ispirazione per il film, anche la 'Salomè' di Caravaggio: "chiunque abbia a che fare con la luce teatrale è influenzato da lui", ha proseguito. Nel suo percorso il regista ha studiato tanto gli italiani, da Bellocchio ad Antonioni, passando per Visconti e Fellini. Quanto alla possibilità di girare un film nella città dei Sassi, Egoyan fa spallucce: "forse rappresenterò Salomè nella piazza principale", scherza.
   
   

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