"La Regione Basilicata è pronta ad
attivare tutte le procedure necessarie, coinvolgendo anche il
Governo nazionale, per affrontare questa crisi idrica", ma "se
la situazione dovesse peggiorare e qualora si presentasse la
necessità si potrebbe anche richiedere lo stato di emergenza
idrica, ovvero lo stato di calamità per l'intero comparto
agricolo lucano".
Lo ha detto l'assessore regionale alle politiche agricole,
Carmine Cicala, che ha presieduto una riunione del Tavolo verde,
confermando "la volontà di continuare a lavorare a stretto
contatto con le associazioni di categoria, con il Consorzio di
Bonifica e con tutti gli attori coinvolti per trovare soluzioni
concrete e immediate".
Un "punto cruciale" è stato esaminato durante la riunione,
quello riguardante la diga del Rendina: "Al momento - ha
spiegato Cicala - non ci sono le condizioni tecniche ed
amministrative per l'invasamento. Siamo in attesa di
un'autorizzazione del Ministero dell'Ambiente. Tuttavia, non
appena avremo il via libera, ci impegneremo ad affidare
l'appalto per la progettazione entro l'estate". Intanto, nei
prossimi giorni "il Consorzio di bonifica avvierà attività di
pulizia dell'area circostante". Lo stesso presidente del
Consorzio di bonifica ha fornito "dati aggiornati sulla
dotazione idrica degli schemi Sinni, Agri e Ofanto. Nei prossimi
giorni, tenendo conto anche delle previsioni di pioggia, sarà
possibile valutare con maggiore precisione la disponibilità per
l'irrigazione. La priorità - ha concluso Cicala - è garantire la
disponibilità di acqua per l'agricoltura e per tutti i settori
che ne dipendono".
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