(di Ezio De Domenico)
"Quello con mio padre é stato un
rapporto intenso ma a tratti difficile. Non aveva un carattere
facile. Tra l'altro, quando ero ancora un ragazzo, avrebbe
voluto che facessi il veterinario per dare una mano alle aziende
agricole di famiglia. Poi però ha capito che la mia vera strada
nella vita era la musica. E da quel momento mi ha voluto al suo
fianco. Una bellissima soddisfazione per me". Cristiano De André
racconta il "mito" del padre Fabrizio. E lo fa in un concerto in
cui ripropone, con arrangiamenti che il pubblico dimostra di
apprezzare, le canzoni di "Faber", quelle che resteranno sempre
nel cuore dei tantissimi fan di quello che é stato uno dei più
grandi "rivoluzionari" della musica italiana, un artista unico
nel suo genere.
Cristiano De Andrè si è esibito, insieme alla sua band, nel
suggestivo "Parco Scolaciumt" a Roccelletta di Borgia
nell'ambito della sezione "Off & Pop" di "Armonie d'Arte
Festival", fondato e diretto da Chiara Giordano. Ad affiancarlo
musicisti di qualità come Luciano Luis alle tastiere e agli
arrangiamenti, Osvaldo Di Dio alla chitarra, Davide Pezzi al
basso e contrabbasso e Ivano Zanotti alla batteria. Ne é venuta
fuori una miscela musicale di particolare livello qualitativo
grazie, soprattutto, alla guida di Cristiano De Andrè, che ha
messo in evidenza le sue già note capacità di polistrumentista e
le sue capacità canore, che ricalcano sempre più, col passare
degli anni, quelle del padre.
"Il momento più esaltante per me - ha raccontato ancora
Cristiano - è stato quando mio padre mi ha voluto accanto a sé
in quella che poi si è rivelata purtroppo la sua ultima tounée
come strumentista e seconda voce. Sono stati tutti concerti
bellissimi. Mi apprezzava anche come arrangiatore ed avevamo
tanti progetti insieme. Purtroppo la morte ce l'ha portato via e
tutto é svanito".
Il tour di quest'anno di Cristiano De André assume un
significato particolare perché coincide col venticinquesimo
anniversario della morte del padre. Faber, infatti, se ne andò
nel gennaio del 1999, quando era nel pieno del fervore musicale.
Lo dimostra il fatto che appena tre anni prima aveva pubblicato,
in collaborazione con Ivano Fossati, "Anime salve", sicuramente
uno dei suoi album più belli. ristiano, come ultimo brano del
concerto, ha proposto, al piano, "La canzone dell'amore
perduto", sicuramente uno dei motivi più intensi ed emotivamente
coinvolgenti del padre. Degna conclusione di un concerto denso
di commozione e rimpianti.
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