Nessuna sospensione cautelare
del Dpr con il quale a inizio maggio scorso è stato disposto lo
scioglimento del Comune di Cerva (Catanzaro) per accertati
condizionamenti della criminalità organizzata. L'ha deciso il
Tar del Lazio con un'ordinanza emessa dopo un ricorso proposto
dagli ex amministratori.
L'accesso agli atti del Comune, disposto dal Prefetto di
Catanzaro, fece seguito ai risultati di un'operazione di polizia
giudiziaria con complessivi 44 arresti eseguiti in tutt'Italia,
e tra questi anche la misura degli arresti domiciliari nei
confronti di alcuni amministratori con l'accusa di scambio
elettorale politico-mafioso. Nel contenzioso amministrativo che
è stato instaurato, oggi il Tar del Lazio ha ritenuto che "il
ricorso difetta del fumus". Letta "la documentazione depositata
dalla difesa erariale" dalla quale emerge "la coerenza del
provvedimento impugnato", i giudici hanno deciso di respingere
la domanda cautelare.
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