Una grande festa in musica,
un'esplosione di energia, grinta e sound al femminile che ha
entusiasmato il pubblico che ha assistito alla giornata
conclusiva a Catanzaro della XXI edizione del "Festival
d'autunno".
La giornata è iniziata nel complesso monumentale del San
Giovanni, con l'inedita proposta dell'aperitivo-concerto.
Accompagnato dalla voce graffiante di Januaria Carito, il
pubblico ha potuto brindare insieme all'ideatrice e direttrice
artistica del Festival, Antonietta Santacroce, alla chiusura
dell'edizione 2024, godendo dello scenario mozzafiato della
terrazza e del chiostro del San Giovanni e della buona musica.
Vincitrice dell'ultima edizione del talent targato Festival
d'autunno, 'Next Music Generation', Januaria ha coinvolto tutti
con la sua consueta verve, confermando ancora una volta uno
spiccato talento che le permette di attraversare i generi, nelle
versioni riarrangiate di brani famosi, ma anche nelle sue stesse
canzoni. In serata, poi, la scena è stata tutta per Irene
Grandi, che ha aperto così di fatto il suo nuovo tour 'Fiera di
me', omaggio ai suoi trent'anni di carriera. La cantautrice
fiorentina ha aperto la serata con "Prima di partire" e da quel
momento il pubblico è stato catturato dalla sua voce potente e
dalle sue interpretazioni emozionanti. La scaletta è stata un
viaggio attraverso i suoi successi, un mix perfetto di nostalgia
e freschezza.
Il momento clou della serata è stato il medley, in occasione del
quale l'artista ha proposto alcuni dei suoi brani più noti come
"Per colpa del lupo", "Buon compleanno" e "Un bagno in mare". Si
é trattato di un autentico viaggio nei ricordi. Non sono mancati
i suoi brani più famosi come "La tua ragazza sempre" e "Se mi
vuoi", che l'ha portata sui palchi di tutta Italia insieme a
Pino Daniele, che ha la cantante ricordato con affetto.
Ad accompagnare Irene Grandi una band d'eccezione composta da
Max Frignani alla chitarra, Piero Spitilli al basso elettrico,
Fabrizio Morganti alla batteria, Marco Galeone alla batteria e
Titta Nesti, corista e polistrumentista.
Antonietta Santacroce, a fine serata, ha voluto celebrare i 30
anni di carriera di quella che ha definito "una delle voci più
potenti e iconiche della musica italiana", conferendole il
premio ideato per il Festival d'autunno dal maestro orafo
Michele Affidato, raffigurante il "Cavatore", simbolo di
Catanzaro.
"Il mix di pop, rock, blues e jazz di Irene Grandi - ha detto il
direttore Santacroce - ha chiuso perfettamente le 'Connessioni',
protagoniste del cartellone del nostro festival. Artista
poliedrica, ha scelto Catanzaro per la partenza del nuovo tour
che ripercorre la sua carriera attraverso diversi generi
musicali, canzoni di successo, collaborazioni, ricerca musicale
ed un'energia unica. Non poteva esserci modo migliore per
chiudere questa edizione del Festival d'Autunno".
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