Tornano ad essere
ventuno i nuovi cardinali che verranno creati da Papa Francesco
nel Concistoro del 7 dicembre. Il Papa ha infatti incluso nella
lista monsignor Domenico Battaglia, arcivescovo di Napoli.
L'annuncio, che normalmente viene fatto direttamente dal Papa,
questa volta è arrivato attraverso una nota della sala stampa
vaticana.
La lista dei ventuno nuovi cardinali era stata letta dal Papa
nell'Angelus del 6 ottobre. Il 22 ottobre era arrivata la
notizia che mons. Paskalis Bruno Syukur, vescovo di Bogor, in
Indonesia, aveva rinunciato. Papa Francesco ha preso atto di
questa volontà e, a stretto giro ha reintegrato la lista
includendo mons. Battaglia.
"Don Mimmo", come viene chiamato da tutti il vescovo di
Napoli, compreso il sito della diocesi che ne ha dato subito
notizia, è sempre stato impegnato nella pastorale delle persone
più fragili. "Non chiamatemi Eminenza come qualcuno già ha
fatto, sono e resterò sempre don Mimmo". E' uno dei primi
commenti di mons. Battaglia. "La nomina con cui Papa Francesco
mi ha inserito quest'oggi nel Collegio Cardinalizio mi ha colto
di sorpresa - dice mons. Battaglia ai media vaticani - ,
generando in me una duplice reazione. Da un lato sento il peso
di questa responsabilità con cui il Papa mi invita ad allargare
il cuore", "dall'altro avverto una sincera gratitudine verso
Papa Francesco non tanto per l'attenzione che rivolge alla mia
persona ma perché nel chiamarmi a questo servizio ha guardato ad
un figlio del Sud, vescovo di una Chiesa del Sud, di questo Sud
che è al contempo terra di fatica e di speranza".
Nato a Satriano, provincia ed arcidiocesi di Catanzaro, il 20
gennaio 1963, mons. Battaglia ha frequentato la scuola media nel
seminario di Squillace, quindi i corsi liceali nel seminario
liceale di Catanzaro, dove ha conseguito la maturità classica.
Infine, ha svolto gli studi filosofico-teologici nel Pontificio
Seminario regionale "San Pio X" di Catanzaro. Ordinato sacerdote
il 6 febbraio 1988 ha avuto diversi ruoli. Durante la sua
attività pastorale all'interno dell'arcidiocesi di
Catanzaro-Squillace si è interessato ai più deboli e agli
emarginati. Dal 1992 al 2016 ha guidato il "Centro calabrese di
solidarietà" (Comunità dedita al trattamento e al recupero delle
persone affette da tossicodipendenze), struttura legata alle
Comunità Terapeutiche di don Mario Picchi. Poi dal 2006 al 2015
ha ricoperto l'incarico di Presidente nazionale della
Federazione Italiana delle Comunità Terapeutiche. Il 24 giugno
2016 è stato eletto alla sede vescovile di Cerreto
Sannita-Telese-Sant'Agata de' Goti da Papa Francesco. Il 12
dicembre 2020 Papa Francesco lo ha nominato arcivescovo
metropolita di Napoli.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA