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"2084-L'anno in cui bruciammo Chrome"al Sannazaro dal 31 gennaio

"2084-L'anno in cui bruciammo Chrome"al Sannazaro dal 31 gennaio

Di Marcello Cotugno.Sguardo su un futuro distopico e inquietante

NAPOLI, 25 gennaio 2025, 16:11

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"2084-L'anno in cui bruciammo Chrome" di Marcello Cotugno va in scena al Teatro Sannazaro di Napoli dal 31 gennaio. Uno sguardo su un futuro prossimo, distopico e inquietante, come sottolinea una nota, "un futuro in cui l'ascesa economica della Cina ha ribaltato i rapporti di forza sullo scenario globale e in cui Napoli, come le altre città occidentali, è stata colonizzata dall'egemonia economica e culturale cinese". In scena ci sono Francesco Maria Cordella, Nadia Carlomagno, Graziano Purgante, Sveva De Marinis, Arianna Cremona e Onorina Della Rocca. Nel cast anche Paolo De Vita.
    Perseo e Atria Donati, lavoratori precari, cercano, con l'aiuto dello Stato, di emergere dalla soglia di povertà e hanno due figli: Alhena e Izàr che vive da hikikomori nel metaverso, alienato dalla società e lontano dalla famiglia, con la quale, sebbene conviva nella stessa casa, non ha rapporti. Alhena studia criogenetica all'università. Si paga gli studi lavorando come creatrice di contenuti su una applicazione che le consente di apparire molto più vicina agli standard di bellezza apprezzati dal suo pubblico e sogna di vivere lontana dalla famiglia. Un quadro statale, corrotto e senza scrupoli, si offre di aiutarli a migliorare la loro posizione economica, proponendogli un lavoro stabile: ma cosa chiederà in cambio? "2084 - dice il regista Cotugno - si rivolge anche a un pubblico di giovanissimi, non solo attraverso la rappresentazione dei social e del gaming come parti integranti della vita dei protagonisti, o attraverso la riflessione su fenomeni sempre più presenti nel nostro presente, come la dipendenza digitale, le criptovalute, l'intelligenza artificiale, gli NFT, ma anche affiancando nuovi linguaggi ai codici teatrali tradizionali, nella consapevolezza che il teatro è un'arte viva, che può e deve trasformarsi al passo con una società che cambia". Le scene sono firmate da Assunta La Corte, i costumi da Irma Ciaramella, le luci ideate da Pasquale Mari. La produzione è del teatro Sannazaro con la collaborazione di ACTS e del Master in Arti Performative Teatro Pedagogia e Didattica dell'Università degli studi Suor Orsola Benincasa di Napoli.
   

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