"Resto qui in ufficio a lavorare perché non ritengo utile la mia presenza, dato che nel corso di tutto questo tempo, mesi e anni, nessuno ha chiesto e ha voluto un confronto per discutere sul piano pratico, tecnico e giuridico della riforma. Quindi andare lì a sentire lo stesso discorso fatto ieri, fatto in televisione ieri sera o fatto l'altro ancora, non ne vale la pena". Lo ha detto ad Agorà Weekend su Rai Tre, Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Napoli, spiegando perchè oggi ha disertato la cerimoni di inaugurazione dell'anno giudiziario, a Napoli, dove era presente il ministro Nordio e dove è andata in scena, come altrove, la protesta dell'Anm.
"Tutte le manifestazioni, le proteste democratiche, sono legittime, devono essere fatte. Anzi dico che l'Anm sinora è stata molto timida rispetto anche ad altre riforme", ha aggiunto Gratteri. "Penso che debba essere la politica a dimostrare di voler dialogare e ragionare. Se questo non c'è... Non parlo di scontro. Noi siamo qui tranquilli sereni, stiamo lavorando, con gli strumenti che il legislatore ci dà. Però è ovvio che ci devono consentire, come per tutti, i cittadini, etc., di poter protestare e contestare".
Sulla questione della separazione delle carriere Gratteri ha osservato: "perché l'esigenza di questa separazione dato che di fatto già c'è separazione? Pensi, ogni anno esce un bollettone dove vengono pubblicati circa 400 posti in primo grado in tutta Italia. I termini sono scaduti ieri, 24 gennaio. Mi spiega perché, di questi 400 posti, solo due/tre da Pm chiedono di passare a giudice, e da giudice di passare a Pm? Nel caso in cui troveranno collocazione e quindi il posto, devono cambiare regione se cambiano funzione. Quindi qual è l'esigenza? Per il 2% ogni anno si deve dunque cambiare la Costituzione? Non le sembra sproporzionato questo lavoro? Tutto questo lavoro che bisognerà fare alle Camere per meno del 2% dei magistrati che ogni anno cambia funzione? Non le sembra strano questo?".
Gratteri, da Nordio aggressioni gratuite ai magistrati
Dal guardasigilli Nordio "aggressioni gratuite ai magistrati". Lo ha detto il procuratore della Repubblica del Tribunale di Napoli, Nicola Gratteri, durante la registrazione della puntata di "Accordi & Disaccordi", in onda sul Nove stasera alle 21:30. "Ieri sera - ha affermato Gratteri - il ministro parlava di 'pezzettini': diceva che un indagato sta sei anni, otto anni indagato... cioè, 'si fanno 2 anni, poi si prende un pezzettino e con quello si riparte'. Ma quello si chiama stralcio, perchè se nel corso di un indagine emerge un reato nuovo io faccio lo stralcio: apro un nuovo fascicolo e lo indago per un nuovo reato, non per lo stesso reato. Il ministro lo sa bene perchè ha fatto il pm per molti anni e conosce bene quali sono i termini per i reati e quindi non può dire queste cose gravi e pesanti nei confronti dei magistrati. Queste sono aggressioni gratuite, sapendo che non è vero, perchè se fosse vero, lui che è da oltre due anni ministro della Giustizia perchè non ha mandato gli ispettori, se sa di queste cose, perchè non ha aperto un procedimento disciplinare? Non si dicono queste cose senza avere le prove e se non l'ha fatto ha commesso un'omissione perchè aveva l'obbligo di fare un'ispezione e aprire un procedimento disciplinare". Gratteri ha detto in passato di ritenere che le leggi vengono scritte da chi non è mai stato in aula, ma Nordio è stato per tutta la vita un pubblico ministero: "non penso - la replica di Gratteri - che il ministro scriva le leggi, contribuisce a dare l'indirizzo. Io mi riferivo - spiega il procuratore - all'App 2, al processo penale telematico. Siccome App 1 e App 2 sono due sistemi che non hanno mai funzionato o che funzionano male, e siccome nelle maschere c'erano degli errori di procedura penale, o mancavano delle pagine da inserire, ho detto che a fianco dell'informatico che ha progettato il sistema di sicuro non c'era nemmeno un laureato in giurisprudenza".
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