"Purtroppo i dati sulla corruzione
finora fanno emergere solo la punta dell'iceberg, non ci sono
dati su tutto quello che è corruzione". Lo spiega il presidente
dell'Anac, l'Autorità nazionale anticorruzione, Giuseppe Busia,
a margine dell'evento "Il contrasto alla corruzione è cosa
nostra", che oggi a Napoli ha iniziato un tour in diverse città.
"Per guardare al di là della percezione e osservare la realtà
- ricorda - abbiamo lavorato in un progetto finanziato
dall'Unione europea sugli indici di rischio corruttivo, con una
serie di istituzioni, dall'Istat alle Università. Il programma
consente di individuare in termini oggettivi, e non con la sola
percezione, il rischio corruttivo e dare una fotografia più
dettagliata. Il programma è stato scelto dall'Onu fra i 4-5
progetti a livello mondiale migliori e che ora sono un modello
che si sta usando a livello globale. I piccoli Comuni sono
esposti a volte a un rischio in più proprio perché hanno meno
risorse e quindi bisogna affiancarli, lavorare con loro.
Partiamo dai piccoli Comuni perché è fondamentale cominciare
dagli enti che hanno più bisogno di aiuto. Anac li affianca
aiutandoli, con la digitalizzazione, ad adempiere alla normativa
di prevenzione della corruzione".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA