Nuova azienda di raccolta dei
rifiuti a Caserta: nei primi giorni di febbraio dovrebbe infatti
insediarsi la Sieco, società di Bari già attiva in diversi
comuni tra Lazio, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. La
Sieco subentra alla Isvec, società che ha gestito la raccolta
dei rifiuti nel capoluogo dal 2022, operando in regime di
proroga per oltre un anno, tra il 2023 e il 2024, ed è poi
giunta seconda, dietro la Sieco, alla gara d'appalto bandita dal
Comune di Caserta nella primavera dello scorso anno. La Sieco
non era però riuscita ad insediarsi nel luglio scorso, perché la
Isvec aveva fatto ricorso al Tar Campania, lamentando in capo
all'azienda pugliese la mancanza di requisiti idonei ad
aggiudicarsi la gara di sei mesi più sei da 12 milioni di euro.
I giudici amministrativi partenopei ad inizio gennaio hanno
però respinto il ricorso, l'Isvec ha quindi impugnato la
decisione davanti al Consiglio di Stato, chiedendone la
sospensiva, ma i giudici di Palazzo Spada l'hanno respinta
fissando l'udienza di merito per il prossimo 12 giugno. Il
Comune di Caserta, essendo dunque immediatamente esecutiva la
sentenza del Tar, può ora procedere all'affidamento a Sieco, ma
il Consiglio di Stato ha comunque dato conto degli eventuali
profili risarcitori derivanti da un eventuale accoglimento a
giugno del ricorso di Isvec, che potrebbe costringere il Comune
a pagare un sostanzioso risarcimento ma anche e soprattutto a
ridare il servizio a Isvec. "Siamo pronti a partire - spiega
intanto il direttore generale di Sieco Marco Vasienti -
attendiamo che la Isvec ci invii, come da noi sollecitato, gli
elenchi dei dipendenti per procedere al passaggio di cantiere.
Ovviamente dovremo effettuare una verifica su un eventuale
aumento in questi mesi del costo del lavoro, anche perché il
canone mensile che il Comune deve versare per il servizio (circa
un milioni di euro al mese, ndr) è rimasto invariato. Ma
vogliamo iniziare, siamo stati fermi troppo tempo".
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