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Rifiuti: a Caserta nuova azienda, ma pende ricorso

Rifiuti: a Caserta nuova azienda, ma pende ricorso

A febbraio si insedia Sieco, a giugno udienza Consiglio Stato

CASERTA, 29 gennaio 2025, 11:31

Redazione ANSA

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Nuova azienda di raccolta dei rifiuti a Caserta: nei primi giorni di febbraio dovrebbe infatti insediarsi la Sieco, società di Bari già attiva in diversi comuni tra Lazio, Campania, Basilicata, Puglia e Calabria. La Sieco subentra alla Isvec, società che ha gestito la raccolta dei rifiuti nel capoluogo dal 2022, operando in regime di proroga per oltre un anno, tra il 2023 e il 2024, ed è poi giunta seconda, dietro la Sieco, alla gara d'appalto bandita dal Comune di Caserta nella primavera dello scorso anno. La Sieco non era però riuscita ad insediarsi nel luglio scorso, perché la Isvec aveva fatto ricorso al Tar Campania, lamentando in capo all'azienda pugliese la mancanza di requisiti idonei ad aggiudicarsi la gara di sei mesi più sei da 12 milioni di euro.
    I giudici amministrativi partenopei ad inizio gennaio hanno però respinto il ricorso, l'Isvec ha quindi impugnato la decisione davanti al Consiglio di Stato, chiedendone la sospensiva, ma i giudici di Palazzo Spada l'hanno respinta fissando l'udienza di merito per il prossimo 12 giugno. Il Comune di Caserta, essendo dunque immediatamente esecutiva la sentenza del Tar, può ora procedere all'affidamento a Sieco, ma il Consiglio di Stato ha comunque dato conto degli eventuali profili risarcitori derivanti da un eventuale accoglimento a giugno del ricorso di Isvec, che potrebbe costringere il Comune a pagare un sostanzioso risarcimento ma anche e soprattutto a ridare il servizio a Isvec. "Siamo pronti a partire - spiega intanto il direttore generale di Sieco Marco Vasienti - attendiamo che la Isvec ci invii, come da noi sollecitato, gli elenchi dei dipendenti per procedere al passaggio di cantiere.
    Ovviamente dovremo effettuare una verifica su un eventuale aumento in questi mesi del costo del lavoro, anche perché il canone mensile che il Comune deve versare per il servizio (circa un milioni di euro al mese, ndr) è rimasto invariato. Ma vogliamo iniziare, siamo stati fermi troppo tempo".
   

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