Tappa in piazza Plebiscito a Napoli
per la campagna nazionale "Ecogiustizia subito, In nome del
Popolo inquinato", partita a novembre, che sta toccando varie
località italiane. Nel corso del flash-mob, l'attore Antimo
Casertano, vestito da giudice, ha letto la sentenza della Corte
Europea per i diritti dell'uomo sulla Terra dei Fuochi. Al
termine della lettura, i manifestanti hanno gridato: "Che cosa
vogliamo? Vogliamo giustizia. E quando la vogliamo? Subito".
"Siamo in piazza - ha detto la presidente di Legambiente
Campania, Mariateresa Imparato - insieme ad Acli, Arci, Agesci,
Azione Cattolica, Libera, sindacati, comitati come Stop Biocidio
e Zero Waste e con tutti i cittadini che chiedono ecogiustizia.
Invieremo una lettera al ministro dell'ambiente, che consegnamo
simbolicamente al prefetto Michele di Bari, per chiedere che
vengano messe in campo azioni precise per rispondere a quanto
chiede la Cedu nei prossimi due anni, con il protagonismo
importante dei cittadini, Non si può più aspettare. Era il 2003,
quando per la prima volta abbiamo denunciato il fenomeno di
terra dei fuochi nel nostro dossier ecomafia". "La Cgil è ancora
in piazza - ha affermato Elisa Laudiero, della segreteria Cgil
Napoli e Campania - perché questa sentenza ci dà ragione, per
quelle che sono state le lotte degli ultimi venti anni in queste
terre. Ma questo non basta. Pretendiamo risposte concrete
subito, a partire dalle bonifiche, a partire dal rilancio del
territorio e soprattutto un contrasto alla criminalità
organizzata che ha fatto affari e ha avvelenato queste terre per
decenni".
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