"Abbiamo di fronte sfide importanti,
come la coesione sociale, prima base per avere comunità sicure e
per una crescita economica. Abbiamo davanti una serie di temi
che abbiamo individuato con il consiglio di presidenza: risorse
finanziarie, riforma fiscale, semplificazione e rivisitazione
del Tuel, aree interne, casa, servizi di prossimità e mobilità.
Su questi stiamo concentrando la nostra attenzione". Lo ha detto
il presidente dell'Anci Gaetano Manfredi al Consiglio Nazionale
dell'Anci.
"Particolare attenzione - ha detto ancora Manfredi - meritano
le aree interne, la cui crescita rappresenta non solo una
questione di riequilibrio territoriale, ma una sfida e
un'opportunità per lo sviluppo sostenibile e inclusivo del Paese
nel suo complesso. Nella nostra interlocuzione con il governo,
abbiamo ribadito la necessità di rafforzare l'integrazione
socio-sanitaria nei servizi territoriali e l'esigenza di
prevedere progetti strategici per dare la possibilità ai Comuni
delle aree interne di realizzare, ad esempio, attività di
contrasto allo spopolamento e alla denatalità". A suo dire in
tema di politiche della casa "serve un grande intervento di
housing sociale e regole nazionali che ci aiutino a limitare gli
affitti turistici nelle città e che consentano la manutenzione e
la gestione del grande patrimonio di edilizia pubblica popolare
che versa in condizioni drammatiche in tutta Italia". Tra le
priorità dell'Anci c'è quindi la riforma del Tuel, sulla quale,
come già sottolineato nell'incontro con il ministro Piantedosi
"occorre un testo che ci dia certezze e ci metta nelle
condizioni di rispondere al meglio alle esigenze dei nostri
cittadini". Altro grande tema da porre è quello della
valorizzazione del personale pubblico locale, questo perchè : "i
divari retributivi tra i Comuni e il resto della Pa, a
svantaggio del nostro personale, rendono la nostra attività
eccessivamente precaria, anche a causa di una continua mobilità.
Per i Comuni avere personale competente e equamente retribuito è
una assoluta priorità. Con la flessibilizzazione del salario
accessorio, prevista solo per la Pa centrale, c'è il rischio che
questo divario aumenti ancora". Sulla legge di bilancio 2025
Manfredi ha ricordato come Anci "abbia ottenuto 100 milioni per
le spese per i minori e 54 milioni per dimezzare l'impatto del
target perequativo e in sede di conversione abbiamo ottenuto
l'esclusione sul vincolo sul turn over del personale; ma se
l'impatto del taglio e l'accantonamento per il 2025 possono
essere sostenibili, riteniamo - ha evidenziato - che dal 2026 la
situazione diventi decisamente più dura. Abbiamo una prospettiva
di 2 miliardi di tagli di parte corrente a fronte di un dato
inflazionistico che si ribalta pesantemente sui costi dei
contratti di servizio che non hanno avuto negli ultimi anni
alcuna considerazione". Quanto al Pnrr il presidente Anci ha
sottolineato gli ottimi risultati ottenuti dai Comuni: "i
risultati ci dicono che stiamo rispettando scadenze ed
obiettivi. Per l'85% degli interventi dei Comuni - per un
ammontare pari a 18 miliardi di euro (sui 24 complessivamente
monitorati) - la fase di esecuzione è stata avviata o conclusa".
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