Vincere anche per dare un colpo a
livello psicologico alla principale rivale finora nel testa a
testa scudetto. L'Inter vola a Napoli per lo scontro diretto
contro i partenopei, una sfida importante ma non decisiva,
secondo il tecnico nerazzurro Simone Inzaghi, e che tuttavia può
spostare molto a livello psicologico in questa parte finale del
campionato. "Sappiamo tutti l'importanza della gara, ci vorrà
un'ottima Inter contro un avversario di valore - le parole
dell'allenatore nella conferenza stampa della vigilia -. Può
spostare tantissimo psicologicamente, bisognerà uscire nel
migliore dei modi da una partita difficile, complicata". Anche
perché il Napoli, riconosce Inzaghi, "è meritatamente al
vertice, con ottimi giocatori e un ottimo allenatore. Ci
vorranno corsa, aggressività e determinazione. I big match sono
così, i dettagli fanno la differenza".
Big match in cui l'Inter in questa stagione ha faticato e non
poco. "L'augurio è di fare lo step negli scontri diretti", la
speranza del tecnico nerazzurro. "Conosciamo il nostro percorso
nei big match, non stiamo facendo come negli anni passati, è un
dato di fatto. Bisogna essere perfetti in determinate partite,
quest'anno non lo siamo stati". Come ad esempio quella contro la
Juventus, che secondo Inzaghi tra l'altro è in corsa per il
titolo: "Secondo me sì, l'ho detto a metà gennaio che la Juve
era ancora in corsa e la classifica si è accorciata ancora".
Servirà la migliore Inter, quindi. Motivo per cui il ritorno
di Marcus Thuram sicuramente farà comodo ai nerazzurri. "Ha
fatto un buon lavoro, ha dato rassicurazioni e domani vedremo.
Abbiamo un piccolo risveglio e capiremo se partirà dall'inizio.
Oggi l'ho provato titolare ma non è detto che parta
dall'inizio", ha spiegato Inzaghi, anche con un po' di
pretattica. Per il tecnico rimane l'emergenza sugli esterni, con
le assenze di Darmian, Carlos Augusto e Zalewski. Motivo per cui
Bisseck dovrebbe partire dal 1' lasciando in panchina Pavard,
unica alternativa sulle fasce a disposizione per l'allenatore
nerazzurro. Che non esclude tuttavia anche un possibile cambio
di modulo come in Coppa Italia, passando al 4-4-2. "Gli
infortunati sono tutti nello stesso ruolo, quindi potrebbe
esserci anche un cambio di modulo come in Coppa Italia, vedremo
- ha aggiunto -. Dobbiamo cercare di ragionare partita per
partita. Domani conta il Napoli, poi andremo a Rotterdam. In
questo momento mi preoccupo solo degli infortunati, che
purtroppo sono tutti nello stesso reparto. Dovremo adattarci".
Non c'è solo la sfida contro i partenopei a tenere banco in
casa nerazzurra. La presunta bestemmia di Lautaro Martinez dopo
la gara con la Juventus, ripresa dalle telecamere, fa infatti
discutere, con l'argentino che va verso un patteggiamento con
una multa invece di una squalifica. "Ne ho parlato due
conferenze fa, quando c'è di mezzo l'Inter c'è sempre qualche
parola in più. Mi sentivo di difendere i ragazzi e la società
che sono straordinari. Non mi piaceva quello che veniva detto
fuori", il commento di Inzaghi in conferenza stampa". L'ultima
cosa è quella di Lautaro. Lauti lo conosciamo, io non l'ho mai
sentito dire una parolaccia. È una persona di valori, può
capitare qualche parolaccia a tutti, compreso l'allenatore. Io a
Lautaro non l'ho mai sentito in 3 anni e mezzo. Andiamo avanti,
il ragazzo è tranquillo. Sembrava superata la cosa, ma Lautaro è
concentrato. Ascolta e sente tutto".
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