Per l'inizio del 2025 i napoletani
potranno godere del nuovo volto della Villa comunale del parco
Virgiliano. I lavori di recupero dovrebbero partire il prossimo
mese di marzo considerato che le ditte sono state già
individuate. I due parchi saranno oggetto di lavori di recupero
complessivi che riguardano la parte botanica, le opere d'arte al
loro interno e le aree architettoniche, la pavimentazione, gli
accessi. "Sono due interventi molto importanti e molto attesi -
ha detto il sindaco, Gaetano Manfredi - che hanno avuto una
lunga gestazione progettuale perché si tratta di parchi storici
e vincolati per cui è stata necessaria una lunga negoziazione e
discussione con la Soprintendenza per fare in modo che i
progetti fossero compatibili dal punto di vista strutturale e
botanico ai requisiti storici. La vera sfida poi sono la
gestione e la manutenzione". Per quanto riguarda la Villa
comunale gli interventi riguardano: la salvaguardia
dell'apparato botanico con la sostituzione delle essenze malate
o già abbattute, la manutenzione di quelle presenti e la
riconfigurazione delle aiuole; il recupero delle opere d'arte e
degli elementi di arredo, l'accorpamento delle tre aree giochi
in un'unica zona giochi; la riqualificazione della
pavimentazione in tufo; il recupero degli impianti di
illuminazione, di videosorveglianza, idrici, fognari e di
irrigazione. Al Virgiliano i lavori riguarderanno la
riqualificazione del giardino mediterraneo, del pianoro, della
cavea, della pinetina e dei belvederi; le zone dedicate ai
bambini con la realizzazione di un'aula didattica e di un'area
gioco con funivia e pista ciclabile; la riqualificazione dei
percorsi; il restyling della fontana; interventi di cura e
integrazione del patrimonio arboreo; la predisposizione di
videosorveglianza ai varchi. "Con questi progetti restituiamo
alla città due luoghi tra i più belli di Napoli - ha
sottolineato l'assessore al Verde, Vincenzo Santagada - dal
punto di vista artistico, culturale e paesaggistico". I lavori
procederanno senza la necessità di dovere chiudere i parchi e
sono resi possibili grazie a fondi del Piano strategico della
Città metropolitana e del Pnrr per complessivi 8 milioni di
euro.
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