La consigliera Marì Muscarà, in una
nota, "dopo aver denunciato l'ennesimo spreco di denaro pubblico
destinato alla Fondazione Pistoletto per la ricostruzione della
"nuova" Venere degli Stracci, opera che nella sua prima versione
è stata distrutta da un incendio appiccato da un senzatetto", ha
poi sottolineato "lo spreco anche sulla spesa della guardiania,
circa 23 mila euro in più".
"La città di Napoli è in uno stato di degrado crescente, con
monumenti abbandonati e un Comune che lamenta la mancanza di
fondi per le manutenzioni essenziali - sottolinea la Consigliera
Muscarà, ex M5S - Eppure, continuiamo a destinare risorse
ingenti per iniziative che non rappresentano una priorità. Dopo
aver speso 250 mila euro per 'un pezzotto', una delle tante
copie della Venere, comprensivo di spesa di ritorno senza
neanche sapere la reale destinazione, e mentre l'amministrazione
continua a chiamarla 'Donata', per prendere in giro i cittadini,
veniamo a sapere che ci sono ulteriori novità. Manfredi ha
prorogato la permanenza della 'Venere' di altri 2 mesi, il che
significa costi aggiuntivi anche sulla guardiania (ricordo
23mila euro in più), perché pare che dopo il primo annuncio di
sistemarla dentro la Basilica di San Pietro ad Aram, il Vescovo
sia tornato sui suoi passi e 'pare' abbia negato questa
possibilità inizialmente concessa, quindi è probabile che lo
stallo in piazza Municipio ci sarà fino a che Manfredi non sarà
in grado di 'piazzarla' , se la portasse a casa aggiungerei
ironicamente".
"Se i 23 mila euro li avessimo spesi anche per una guardiania
più adeguata, e non per degli stracci, avremmo evitato lo
sfregio delle sfingi di piazza Mercato o l'obelisco in piazza
del Gesù. È tempo di ripensare alle priorità e di investire in
ciò che realmente può migliorare la qualità della vita dei
cittadini", conclude Muscarà.
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