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In evidenza
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In collaborazione con #Giffoni54
"Illazioni scomposte che la mia
persona, la mia storia e quello che sono stato capace di fare in
oltre mezzo secolo di attività non meritano. Stanno provando a
fare le pulci a me, a Giffoni, ma voglio rassicurarli: non
troverete niente. Sui temi della legalità, della lealtà e della
legittimità potrei tenere lezioni magistrali in tutte le
università del mondo. D'altronde, i documenti sono in possesso
del ministero della Cultura, quelli che attestano la totale
trasparenza con la quale agiamo". Così Claudio Gubitosi,
fondatore di Giffoni Film Festival, replica ai parlamentari di
FdI Antonio Iannone e Domenico Matera, i quali chiedono "di
verificare se tra le consulenze di Giffoni ci sono politici o
parenti di politici e se le procedure, visto che si usano soldi
pubblici, rispettino criteri di trasparenza".
Gubitosi è impegnato da ieri in un sit in davanti al
ministero della Cultura con l'obiettivo di incontrare il
ministro Sangiuliano per discutere del taglio ai finanziamenti
per lo storico festival dedicato alla cinematografia per
ragazzi. "Gli argomenti che state provando ad introdurre in
questa vicenda, oltre ad essere miseri e intellettualmente
disonesti, sono fuorvianti rispetto alla questione", dice ancora
il patron di Giffoni agli esponenti FdI: "Il ministro
Sangiuliano ha la legittimazione per assumere tutte le scelte
che ritiene, ma in questo caso ha sbagliato la tempistica perché
ha cambiato le regole del gioco a sette giorni dall'inizio del
nostro festival e questo non è accettabile".
"All'amico Antonio Iannone dico ancora che non sto fecendo
alcuna piazzata - sostiene il fondatore di Giffoni -. Sto da
solo ed in maniera assolutamente pacifica davanti al Mic per
chiedere conto al ministro Sangiuliano di quello che è stato
fatto ai danni di Giffoni. Ti voglio rassicurare sul fatto che
non ci sono politici, né figli, né aggregati di politici tra
quelli che voi amate chiamare consulenti e che per me sono, al
contrario, preziosi collaboratori. Si tratta di giovani per il
90% provenienti da Giffoni Valle Piana o dall'area circostante,
ragazzi che ho trattenuto qui perché sono bravi, sono
talentuosi".
"È per questa ragione - prosegue Gubitosi - che il taglio
alle risorse operato colposamente dal ministro Sangiuliano è
preoccupante, perché colpisce proprio questo aspetto, quello
occupazionale, relativo cioè ai 140 collaboratori fissi e agli
oltre 250 contrattualizzati per mettere in moto la macchina del
festival di luglio che è una macchina complessa. Pensate solo
all'organizzazione di 5200 giurati, per buona parte minorenni.
Resto, perciò, qui, al caldo torrido di queste ore, davanti alla
sede del Mic, per difendere un percorso di civiltà
istituzionale, aspettando che il ministro decida di aprire
questo dialogo con noi". Infine Gubitosi ricorda: "Con il taglio
il ministro ci ha omologato a tutti gli altri festival che però,
e non vorrei sembrarti presuntuoso, insieme, non raggiungono
nemmeno il 5% delle attività che durante l'anno noi portiamo
avanti".
In collaborazione con #Giffoni54
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