La Tal sta realizzando otto di questi impianti, che producono energia, in quattro siti del Fvg: San Dorligo della Valle (Trieste), completato ma non ancora attivo, Reana del Rojale, Cavazzo carnico e Paluzza (tutti comuni della provincia di Udine).
Lilli ha annunciato un "road show in Carnia e in Friuli per spiegare cosa facciamo e perché è giusto farlo" installando cogeneratori. Il gas, ha spiegato Lilli, è una "fonte energetica fossile" ma ha un impatto decisamente minore rispetto al gasolio e al carbone. "Le valutazioni che abbiamo fatto prima di decidere, quasi tre anni fa, di seguire questa strada ci hanno dimostrato, non smentiti, che l'impatto di emissione Co2 dei cogeneratori sarà inferiore rispetto alla situazione attuale e inferiore rispetto alle prospettive", anche in considerazione del fatto che "nella attuale struttura produttiva è tornato massiccio l'utilizzo di carbone e olio combustibile perché di gas ce n'è poco". Inoltre, un generatore alimentato a gas, potrà andare a biometano, che è un prodotto di residui di lavorazioni, di sfalci, insomma di rifiuti", ha concluso Lilli.
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