Secondo la compagnia petrolifera statale, è importante verificare l'esistenza di riserve nei pozzi di questa "nuova frontiera" come potenziali risorse per "garantire la domanda" praticamente dell'intero Paese. Da parte sua, il ministero delle Miniere e dell'Energia ha stabilito che le attrezzature installate rimangano nella regione fino alla risoluzione dell'impasse, che sta aprendo una crisi nel governo di Luiz Inacio Lula da Silva.
La posizione di Petrobras e del dicastero energetico è in contrasto con quella della ministro dell'Ambiente, Marina Silva, preoccupata per i potenziali danni "ambientali e sociali" derivanti dall'esplorazione nella foresta amazzonica.
Silva, ex compagna di lotta di Chico Mendes, nel 2008 uscì dal secondo governo Lula per divergenze proprio in relazione alla politica ambientale sull'Amazzonia.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA