"Io non ho cercato giustizia, ho
fiducia nelle istituzioni, ormai Giulia non mi verrà restituita;
so quanto ho sofferto e sto soffrendo, stamattina sono passato
dalla stanza di Giulia per annusare i suoi vestiti e
ricordamela. Pensiamo di modificare quello che non va piuttosto
che inasprire le pene, cerchiamo di migliorare il mondo
piuttosto che renderlo più pesante". Così Gino Cecchettin,
parlando con centinaia di studenti in una iniziativa sulla
violenza di genere organizzata da La tecnica della scuola.
"Giulia aveva scritto in 15 punti i motivi per lasciare Filippo:
in quei punti c'erano tutti i segnali di un relazione tossica
che forse lei non aveva pienamente compreso, lì trovate tutti i
segnali, dal più flebile, al più forte, il filo conduttore è la
mancanza di libertà. Non si deve tollerare alcuna forma di
costrizione alla libertà, non tollerate il romanticismo tossico,
chiedetevi quale è la vostra idea di amore e se c'è una
deviazione da questo chiudete subito la relazione. Vorrei che
Giulia fosse ricordata come esempio cristallino di altruismo, la
mia forza arriva da lì", ha detto rivolto agli studenti.
Per la fondazione Giulia Cecchettin, "ci siamo ispirati al
modello di vita di Giulia e ci siamo dedicati all'istruzione,
abbiamo pensato che la formazione è fondamentale per proporre un
nuovo modello. Abbiamo messo insieme un Comitato scientifico con
professori che stanno creando una proposta che porteremo nelle
scuole anche grazie al protocollo con il ministero
dell'Istruzione e sarà un veicolo per formare docenti e
studenti. Poi aiuteremo altre associazioni che lavorano contro
la violenza di genere e aiuteremo le studentesse che vogliono
iscriversi a percorsi Stem". Giulia, ha ricordato il padre, "si
è laureata in ingegneria Biomedica. Vorrei lasciare un pò di lei
a voi ragazzi, cercando di far capire quanto avesse fatto della
sua vita un'opera d'arte, dando risalto alla bellezza,
all'amore, non tollerava la violenza verbale, neanche le
parolacce. Sapeva creare valori, fate anche voi della vostra
vita un'opera d'arte".
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