D'Annunzio e Svevo: sono loro i
protagonisti annunciati ed auspicati della Maturità 2023. Stessa
cosa per gli anniversari o i fatti di attualità che potrebbero
essere spunti da cui partire per sviluppare un testo
argomentativo o un tema di attualità: gli 80 anni dalla caduta
del Fascismo, i 75 anni dall'entrata in vigore della
Costituzione Italiana, i 70 anni dalla morte di Stalin, la
Guerra in Ucraina e l'evoluzione tecnologica, incarnata
dall'intelligenza artificiale, surclassano la concorrenza.
Al ministro Valditara e alle sue scelte il verdetto finale,
che sarà rivelato alle 8.30 del 21 giugno. Nel frattempo ai
maturandi non resta che provare a vaticinare e a capire su chi o
cosa puntare in vista del ripasso finale. A mostrare le loro
sensazioni, il sondaggio di Skuola.net, che quest'anno ha visto
la partecipazione di 2.500 studentesse e studenti che dal 21
giugno affronteranno la loro Maturità.
Se, infatti, tra gli autori selezionati per l'analisi del testo
dovesse uscire un letterato attivo a cavallo tra Ottocento e
Novecento - la normativa apre a quanti hanno prodotto opere
dall'Unità d'Italia in poi - i maturandi si riversano in massa
su un nome solo: Gabriele D'Annunzio, indicato da oltre la metà
di loro (52%), in ulteriore ascesa rispetto a una simile
rilevazione svolta a un mese dall'esame. Pochissime le
alternative valide, giusto un altro paio: Giovanni Verga (che
però è stato proposto lo scorso anno) e Alessandro Manzoni (di
cui ricorre il 150esimo dalla morte), entrambi selezionati da 1
studente su 5. Per Manzoni e D'Annunzio si tratterebbe di un
debutto, almeno nelle Maturità del nuovo millennio.
Qualcosa di simile accade se ci si concentra sugli autori del
'900, i veri "sorvegliati speciali". Qui è l'anniversario di
un'opera a spingere il suo autore: i 100 dalla pubblicazione de
"La Coscienza di Zeno", infatti, portano Italo Svevo al vertice
della classifica, dato per favorito da oltre 4 maturandi su 10.
Dietro di lui, il vuoto. Il secondo, Luigi Pirandello, si ferma
al 23% dei consensi; il terzo, Italo Calvino, al 16%.
E se il ministero optasse per l'analisi di una poesia? In
quel caso il quadro sarebbe più vario. Al primo posto, gli
studenti piazzano un grande classico: Giuseppe Ungaretti, votato
dal 21% degli intervistati. A breve distanza, con il 18% delle
preferenze, un altro habitué dell'esame: Eugenio Montale.
Completa il podio, fermandosi al 15%, Giovanni Pascoli (anche
lui però uscito nel 2022). Sono tutti nomi da tenere in debita
considerazione, perché hanno all'attivo almeno una "nomination"
nell'ultimo ventennio.
Passando alle altre tipologie di tracce - testo argomentativo e
tema di attualità - gli studenti propendono da mesi per i 70
anni dalla morte di Stalin (26%), seguiti dai 50 anni dalla
morte di Pablo Picasso (14%) e dai 100 anni dalla nascita di Don
Milani (14%). Perde appeal la traccia sui 10 anni dalla morte di
Mandela, in auge fino a qualche settimana fa.
Se, invece, venisse chiesto di approfondire una data
significativa ci sono due temi caldi per i prossimi
"diplomandi". Il primo sono gli 80 anni dalla caduta del
Fascismo (datata 25 luglio 1943), segnalati da quasi 1 su 3. Il
secondo sono i 75 anni dall'entrata in vigore della Costituzione
Italiana (1° gennaio 1948), indicati da oltre 1 su 5. Meno
probabile, ma tutto sommato ben quotata, una traccia sugli 80
anni dalla Campagna di Russia (della II Guerra Mondiale) o sui
60 anni dal famoso discorso di Martin Luther King (Washington,
agosto '63) in cui pronunciò l'iconica frase "I have a dream":
entrambe le ipotesi raccolgono il 10% dei voti.
Infine l'attualità, che coprirà due tracce della prima prova.
L'argomento principe, in questo caso, non poteva che essere la
Guerra in Ucraina: ci sarà per 1 maturando su 4. Sembra molto
lanciata anche una traccia "tecnologica", che richieda una
riflessione sugli ultimi ritrovati, come il Metaverso e
l'Intelligenza Artificiale nell'era di Chat Gpt: ci scommette il
16%. E, nonostante l'interesse per l'argomento sia ormai in
calo, per gli studenti rimangono elevate le chance di vedere un
tema sulla morte della Regina Elisabetta II e sull'incoronazione
di Re Carlo III: a sostenere questa candidatura è il 10% del
campione.
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