Un ruolo più attivo del
sindacato nelle scelte strategiche per lo sviluppo del
territorio, proposte di innovazione capaci di creare
prospettive, un mercato in grado di fornire opportunità ai
giovani laureati che dalla provincia di Frosinone scelgono di
trasferirsi sempre più spesso all'estero: sono stati i punti
chiave dell'intervento tenuto dal segretario Cisl del Lazio Luca
Bozzi nell'intervento che ha concluso la marcia unitaria del 1°
Maggio. Il corteo si è snodato lungo le strade di Isola del
Liri, città simbolo della lotta operaia in Ciociaria ed ha visto
la presenza dei segretari provinciali di Cgil, Cisl e Uil.
"Ora è tempo di ridare centralità alle persone ed ai territori,
ripartendo dal Frusinate, attraverso azioni concrete. Riteniamo
non sia più procrastinabile una reale e concreta partecipazione
delle parti sociali alle decisioni strategiche, assumendo
responsabilità nelle dinamiche di cambiamento con proposte
capaci di rafforzare sviluppo, salari, innovazione" ha detto
Luca Bozzi a nome dei tre sindacati. Ha citato Isola del Liri
come simbolo dei luoghi che stanno soffrendo di più la crisi del
lavoro, riaffermando "la volontà di rinascita e crescita di un
territorio ferito, vittima di una crisi industriale ed economica
importante e messo in ginocchio dalla pandemia e dalla crisi che
ne è scaturita".
Da Isola del Liri il sindacato chiede nuovo slancio ai
territori del Lazio sollecitando opportunità per i giovani "che
oggi esportiamo all'estero. I nostri giovani cervelli vanno via
perché non gli forniamo qui adeguate opportunità. È un vero
dramma. Ogni anno l'università di Cassino forma giovani talenti.
Poi però perdiamo tutto perché questi ragazzi, per dare un senso
ai sacrifici affrontati dalle famiglie per farli studiare, se ne
vanno in Germania, nel Regno Unito, negli Stati Uniti". Per il
sindacato, per ogni lavoro qualificato creato sul territorio ne
nascono altri 5 non qualificati.
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