La serenità è una chimera e provare a raggiungerla il vero lusso, promesso con una neonata forma mista di metodi che oscillano fra spiritualità e wellness che prende una piega decisamente spirituale, seppure profondamente pratica e perfino ironica. Che sia ‘praticare’ secondo alcuni principi del buddismo tibetano (che dopo un salto di una generazione dilaga di nuovo fra i trentenni) e poi dello zen giapponese, bere succhi di piante allucinogene sciamaniche (come accade a Milano) oppure frullati di spirulina (di tendenza nei centri wellness di stampo spirituale), respirare profondamente meditando avvolti nella coperta di Linus (weighted/blanket o senso/coperta - che va a ruba su amazon). E poi rivolgersi all’astrologo e, ancora, affidarsi a cristalli e pietre calde, social network, instagram e graphic-novel, benvenuti nel nuovo credo ‘potpourri’ che mescola metodi alternativi (che una volta avremmo definiti hippy o fricchettoni ) a riti di diverse religioni e alla tecnologia per trovare una quadra alla propria vita, rilassarsi, staccare la spina con le difficoltà, lo stress, gli impegni, le aspettative e le delusioni.
Nelle metropoli del mondo, da New York a Londra a Milano, la meditazione si coniuga al plurale diventando cool e richiamando folle di Millennials fra i 20 e i 35 anni di età, a corto di precetti religiosi perché liberi da imposizioni e impoveriti di tradizioni ma con elevati picchi di confusione e stress. “I love myself” il nuovo motto che punta al sé, “I am beautiful” il sottotitolo, sentenzia il Los Angeles Times dei giorni scorsi segnalando l’aumento esponenziale di esperti in astrologia e cristalloterapia in grado di rimpiazzare la religione assente nella vita dei Millennials, in particolare delle donne. Sono una generazione che si definisce ‘agnostica’, oppure ‘spirituale ma non religiosa’, segnala un report del 2017 citato dal quotidiano americano che battezza i Millennials anche la nuova Astrology Generation che controlla l’oroscopo in modo maniacale assegnando destini zodiacali perfino a brand e società.
La spiritualità diviene stile di vita col desiderio di essere migliori e accade così che le ragazze californiane si riuniscono in massa ogni venerdì sera all’Hollywood Forever Cimitery per pregare armate di coperte, cuscini e cristalli mentre gruppi di giovanissimi adepti del credo ‘potpourri’ si affidano al solstizio d’estate guidati da insegnanti yoga e cristalloterapia, mentre il pullman ‘Be Time’, parcheggiato nei luoghi più cool di Manhattan, offre meditazione a ore, con cromoterapia, cristalloterapia e yoga. Fanno la fila per entrare i giovani manager che vogliono resettarsi, disconnettersi per poi ri-connettersi con i ritmi frenetici della Grande Mela.
Una neonata forma di meditazione zen, ribattezzata ‘shaking meditation’, arriva invece da Londra. Negli yoga-studio più rinomati è arrivata TRE (Trauma Releasing Exercises), che mescola tecniche di mindfulness con il movimento. La insegna il chiropratico Steve Haines, già autore di tre graphic-book ironici ’Anxiety is really strange, pain is really strange and trauma is really strange’.
Le nuove ‘meditazioni’ non escludono l’uso di erbe più o meno autorizzate e sale l’interesse per quelle allucinogene sciamaniche, che fanno vivere sensazioni al di fuori di sé allo scopo di ritrovarsi ed essere più equilibrati e vincenti sul lavoro. Accade ai manager della vibrante Milano che considerano la pianta ayahuasca amazzonica (dove si usa come medicina sacra per lo spirito, ma non è priva di effetti collaterali) la nuova soluzione e ne bevono infusi in quantità.
Naturalmente i nuovi ‘credo’ viaggiano sui social media che pullulano di gruppi chiusi o aperti e appuntamenti di massa per riunirsi e ‘praticare’ o per applicare metodi dall'aria spirituale a eventi quotidiani non senza un tocco di ironia. Instagram fa il pieno di testimonianze, mentre le nuove App ‘Sanctuary’ (dedicata all’astrologia, lanciata a marzo di questo anno) e ‘Headspace’ (di meditazione guidata) spopolano fra i Millennials.
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