Piccoli, indispensabili impollinatori, sentinelle della biodiversità fondamentale per il pianeta: la funzione ecosistemica delle api è fondamentale visto che le api e altri impollinatori consentono a molte piante di riprodursi, comprese numerose colture alimentari.
Il 20 maggio è la Giornata Mondiale delle Api, per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla loro importanza e sulle minacce che affrontano e sul loro contributo per lo sviluppo sostenibile. C'è, tra le molte, un’associazione che si occupa di tutela ambientale e divulgazione scientifica tramite le api, si chiama Buono Aps. Tutela degli spazi naturali per la sopravvivenza delle api selvatiche, l'associazione svolge attività di conservazione e ricerca, piantumando essenze vegetali adatte agli impollinatori selvatici e creando degli apiari e beehotel in zone naturali protette. Le api trovano così ripari sicuri e la loro presenza garantisce la salute dell’ambiente circostante grazie al lavoro di impollinazione. Altre iniziative sono legate a 3Bee, una startup agri-tech che con il progetto “Adotta un alveare 3Bee”, mette in contatto gli apicoltori (più di 123 aziende apistiche in Italia, in continua espansione) che possono vendere il loro miele tramite la piattaforma, facendo conoscere la loro realtà e il loro prodotto in tutta Italia (40 tonnellate solo nell'ultimo anno). Ma non solo perchè ha brevettato un dispositivo di monitoraggio Hive-Tech, che ha fornito agli apicoltori uno strumento per il controllo da remoto delle api, dando loro modo di tenerle sempre sotto controllo e di intervenire in modo mirato in caso di anomalie e imprevisti, proponendosi come un nuovo modo di fare apicoltura. Il progetto “Pollinate the Planet” ha coinvolto più di 50 aziende che hanno adottato 200 alveari in tutta Italia e, ora, anche in Europa. Cose non Cose (Cnc), una delle più grandi community virtuali d’informazione giovanile con all’attivo oltre un milione di followers solo su Instagram insieme alla start up 3Bee, nata nel 2017 con l’obiettivo di proteggere le api con la tecnologia , hanno recentemente unito le forze per lanciare l’ambizioso progetto “l’Oasi dei giovani”, che con un semplice click consentirà a chi lo desidera di adottare o regalare un alveare a distanza, anche senza essere un apicoltore, prendendo parte concretamente alla salvaguardia delle api, insetti fondamentali per la tutela dell’intero ecosistema e del mantenimento della biodiversit.
E noi cittadini cosa possiamo fare? Le città rappresentano la principale fonte di inquinamento ambientale ed in quanto tali sono i luoghi che più di altri devono contribuire alla tutela della natura diventando più ecologiche e sostenibili per diventare le città del futuro. Seminare in balconi, davanzali e terrazzi piante a fiore per fornire alle api di città cibo disponibile durante il periodo in cui sono attive.
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Le api sono anche nelle magliette di ANTI-DO-TO, quasi un invito manifesto a scoprire di più sull’ecosistema che ci circonda. Le t-shirt sono realizzate in Italia, con una grafica dedicata all’ecosistema e a queste piccole creature, in cotone organico certificato GOTS e con colori anch’essi certificati.
La prima attività di Buono è stata l’installazione dell’apiario “i #20BUONI” presso l’Oasi LIPU Castel di Guido per favorire la conservazione dell’ecosistema grazie all’impollinazione da parte delle api e al tempo stesso monitorarlo. Le api sono infatti ottimi bioindicatori (organismi viventi in grado di darci informazioni sullo stato di salute dell’ambiente in cui vivono) e grazie alle analisi annuali è possibile conoscere la qualità dell’ambiente in cui vengono installati gli apiari. “Le api da miele e solitarie sono importanti impollinatori - spiega Carlo Taccari, Presidente dell’associazione - alla base della vita sulla terra e di un ambiente naturale sano. Permettono alle piante di ripodursi e sostengono complesse catene alimentari garantendo la sopravvivenza di uccelli e mammiferi, inclusi noi essere umani, contribuendo alla produzione di circa un terzo del cibo che mangiamo ogni giorno. La sfida di oggi è proteggerle in un ambiente costantemente modificato e minacciato. La risponsabilità inizia dall’impegno di tutti noi.”
Dal 20 al 26 maggio, i proventi delle vendita della crema viso e corpo Charity Pot e del profumo Grassroots di tutti i negozi Lush e su it.lush. com saranno interamente devoluti a loro per la realizzazione di un Beehotel che si propone di accogliere tutti gli impollinatori selvatici dell’area del Bosco di Manziana. Il progetto si concentrerà in particolare sulle api solitarie, meno conosciute rispetto alle api da miele ma la cui funzione ecosistemica è fondamentale per la biodiversità. E un Beehotel c'è anche all'interno del brand beauty italiano, Davines a Parma, da sempre votato alla bellezza sostenibile: è un rifugio progettato per ospitare in sicurezza le api e anche altri tipi di insetti impollinatori (quali farfalle e coccinelle), custodito nel bellissimo Giardino Scientifico, cuore verde del Village coltivato secondo i principi dell’agricoltura biologica e rigenerativa e paradiso di biodiversità per oltre 3.000 specie di piante e fiori.
Il Beehotel nel Bosco di Manziana: un centro benessere per le api
La presenza degli impollinatori selvatici è fondamentale per il mantenimento della stabilità dell’ecosistema. Per contrastare la loro drastica diminuzione, nasce il progetto del beehotel nei pressi del Bosco di Manziana. Il Bosco Macchia Grande di Manziana è una delle più estese fustaie di cerro e farnetto dell’Alto Lazio: qui il beehotel accoglierà le api in un’ambiente favorevole, dove potranno trovare risorse come cibo, acqua grazie alla Beewatering area e un sito di nidificazione. Il progetto si propone di creare anche un’area di foraggiamento con piante officinali perenni, per garantire agli impollinatori cibo durante tutto il loro periodo di attività.
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