L'unico grattacielo di Frank Lloyd Wright rischia di fare una brutta fine: se in tribunale non verrà riconosciuto un vincolo che la Wright Building Conservancy afferma di detenere sull'edificio, la Price Tower di Bartlesville in Oklahoma sarà messa all'asta in novembre dopo una lunga agonia finanziaria e dopo che gli attuali proprietari, salutati come salvatori quando due anni fa avevano rilevato l'edificio assumendosene il debito contro il pagamento di appena 10 dollari, si sono accorti di aver fatto il passo più lungo della gamba. La stima di partenza per questo gioiello dell'architettura contemporanea è di appena 600mila dollari: l'equivalente del mutuo sul palazzo e una frazione di quanto gli investitori di Copper Tree Group - gli imprenditori delle criptovalute Cynthia e Anthem Blanchard - si erano detti pronti a spendere per resuscitare i 19 piani del grattacielo come nuovo polo per start up tecnologiche.
Con i caratteristici pannelli di rame ossidato simili a foglie di un albero, la Price Tower risale al 1956. Wright aveva in realtà progettato il palazzo, tuttora il più alto di Bartlesville, negli anni Venti come parte di un complesso a New York mai costruito a causa della Grande Depressione. Allora ultraottantenne, l'architetto di Fallingwater e del Guggenheim di New York vide nel grattacielo l'opportunità di esprimere il suo pensiero maturo: "È come una mano alzata nella prateria. Un albero scappato dalla foresta", disse Wright all'atto della dedica, alludendo alla giungla di grattacieli di Manhattan. Per anni la Price Tower fu sede dell'omonima società, poi dal 1981 dell'azienda petrolifera Phillips che vi aveva trasferito uffici e depositi. Seguirono anni di incuria fino a quando il palazzo non fu donato all'ente no profit Price Tower Arts Center che lo reinventò nel 2001 come museo di arte, design e architettura con tanto di albergo e ristorante. Nel 2011 un tentativo di ottenere la designazione dell'Unesco non andò a buon fine ma fu allora che la Frank Lloyd Wright Building Conservancy riuscì ad ottenere un vincolo sulla proprietà che l'avrebbe coinvolta in eventuali nuove modifiche al design del prezioso edificio. Questo vincolo, al centro oggi della causa in tribunale, è quel che resta a tutela del futuro del grattacielo. Nel frattempo alcuni mobili storici che si trovavano ancora al suo interno sono stati venduti: tra questi sedie, sgabelli, tavoli di rame, una poltrona e l'unica bacheca per ufficio disegnata da Wright. Finiti nelle mani di un gallerista di modernariato di Dallas, i mobili passeranno di mano a prezzi da capogiro se il tribunale non riconoscerà il valore del vincolo della Wright Conservancy: secondo il New York Times, che ha preso visione del catalogo, la poltrona ha una stima di 800mila dollari.
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